Fontane di lava e attività sismica sull'Etna: l'eruzione del cratere Voragine continua

Fontane di lava e attività sismica sull’Etna: l’eruzione del cratere Voragine continua

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Fontane di lava e attività sismica sull'Etna: l'eruzione del cratere Voragine continua - Gaeta.it

L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, ha sorpreso nuovamente gli esperti di geofisica e vulcanologia con un’intensa attività eruttiva che ha preso avvio nelle prime ore della mattina del 4 agosto. Dalla cratera Voragine si è sviluppata una spettacolare fontana di lava, seguita da spettacolari emissioni di cenere che si disperdono verso est-sud-est. È un evento che non passa inosservato per i residenti e i visitatori, rendendo il vulcano un oggetto di studio costante e un fenomeno di grande interesse.

L’evoluzione dell’attività vulcanica

Analisi delle immagini e osservazioni della rete di videosorveglianza

Le immagini catturate dalla rete di videosorveglianza gestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , specificamente dall’Osservatorio Etneo di Catania, hanno rivelato la trasformazione dell’attività stromboliana in una straordinaria fontana di lava. Questo cambiamento è stato registrato a partire delle 04:08, dando avvio a un’intensa fase di eruzione visibile nei pressi del cratere. La fontana di lava si eleva in aria, mentre i gas vulcanici e la cenere si disperdono creando uno spettacolo sublime e, al contempo, inquietante.

Oltre alla produzione di lava, l’emissione di cenere continua a preoccupare, poiché il suo percorso atmosferico è previsto verso est-sud-est, influenzando potenzialmente la qualità dell’aria e la sicurezza aerea. La bellezza del vulcano è accompagnata dalla responsabilità di monitorare attentamente le sue attività, poiché la dispersione di particelle può avere effetti diretti sulle aree circostanti.

L’uscita di lava dalla cratera Bocca Nuova

Nel contesto di questa attività, è emerso un fenomeno interessante: un trabocco lavico visibile dall’orlo occidentale della cratera Bocca Nuova. Questo evento rappresenta un’aggiunta significativa all’eruzione in corso e suggerisce una dinamica complessa all’interno del sistema vulcanico. Questi trabocchi sono indicatori chiave della pressione interna del vulcano e delle interazioni tra magma e gas.

Un’attenta osservazione di questi fenomeni da parte degli esperti di vulcanologia diventa cruciale per predire e valutare l’evoluzione futura dell’eruzione, così come le potenziali ripercussioni sul territorio circostante, sia in termini di sicurezza che di impatto ambientale.

Analisi sismica del cratere Voragine

Aumento del tremore vulcanico e registrazioni infrasoniche

L’attività sismica rappresenta un altro aspetto critico da monitorare in relazione all’attuale eruzione dell’Etna. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento notevole, con le sorgenti del tremore localizzate nell’area del cratere Voragine, raggiungendo una quota di circa 3.000 metri sul livello del mare. La registrazione di eventi infrasonici ha evidenziato un ulteriore innalzamento della frequenza e dell’ampiezza, suggerendo significative dinamiche interne al vulcano.

A partire dalle 04:00, i dati della rete clinometrica hanno mostrato variazioni rilevanti, in particolare nelle stazioni sommitali, indicando che i movimenti all’interno del vulcano stanno aumentando. Queste variazioni possono essere segni di pressioni crescenti e potrebbero portare a ulteriori eruzioni o cambiamenti nel comportamento del vulcano.

Misure precauzionali e avvisi per il volo

In risposta a questa intensificata attività eruttiva, l’INGV ha diffuso un bollettino di avviso per l’aviazione, noto come VONA, di colore rosso. Ciò implica che il traffico aereo potrebbe essere soggetto a restrizioni a causa della cenere e degli incendi vulcanici. Tuttavia, attualmente l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania continua a operare regolarmente, mostrando che, per ora, l’impatto diretto sull’aviazione è contenuto.

Il costante monitoraggio di tali eventi è fondamentale non solo per garantire la sicurezza dei voli, ma anche per proteggere le comunità che vivono nelle vicinanze del vulcano. La sinergia tra scienziati e autorità locali è cruciale per affrontare queste sfide e garantire una gestione efficace dell’emergenza vulcanica in corso.

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