Il sindaco di Avellino, Laura Nargi, ha ufficialmente dato avvio alla sua giunta, caratterizzata dalla presenza di membri provenienti dal mondo accademico e professionale. Questo nuovo esecutivo ha preso forma dopo il ballottaggio del 24 giugno, dove Nargi ha prevalso sull’avversario Antonio Gengaro, sostenuto dal Partito Democratico e da Campo Largo. La composizione della giunta indica un chiaro tentativo di portare competenze specialistiche nell’amministrazione cittadina, per affrontare le sfide attuali e future.
Composizione della giunta: esperti e professionisti al servizio della città
Una scelta strategica per la giunta
La giunta di Laura Nargi si distingue per la selezione di sette membri esterni, tutti esperti nel loro campo. Questo approccio mira a portare nuove competenze e visioni nel governo locale, una scelta che riflette la risolutezza del sindaco nel voler implementare strategie significative per lo sviluppo della città.
Marianna Mazza, ex assessore uscente, è stata nominata vice sindaco, ottenendo anche la delega a pari opportunità e inclusione. Mazza si è distinta come la più votata tra le liste civiche che hanno sostenuto Nargi, sottolineando l’importanza del proprio ruolo nell’amministrazione e il suo impegno per questi temi cruciali.
Le altre deleghe sono suddivise in vari ambiti, attribuite a professionisti di alto livello con provenienze diverse. Ad esempio, Leandro Vittorio Savio è stato designato per gestire i Fondi Pnrr per la Zes di Napoli, mentre Mario Calabrese, docente all’università “Sapienza” di Roma, è responsabile di bilancio e tributi. Francesco Infantino, con una carriera significativa come ex dg del consorzio Cosmari di Avellino, riceve la delega per le attività produttive.
Esperti universitari e professionisti nel management
Remo Della Longa, docente di public management alla “Bocconi” di Milano, avrà competenze su opere pubbliche e infrastrutture. Edoardo Volino, un avvocato esperto in materia legale e già presidente dell’Ordine forense di Avellino, si occuperà di trasparenza e patrimonio. Lucia Forino, dirigente scolastica e figura di riferimento per l’istruzione, guiderà i settori relativi alla pubblica istruzione e università. Infine, Marianna Illiano, già vice sindaco di Bacoli, apporterà la sua esperienza in urbanistica e mobilità sostenibile al fronte della rigenerazione urbana.
Il primo consiglio comunale: tensioni e polemiche
L’inizio turbolento della nuova amministrazione
La prima riunione del consiglio comunale ha già posto le basi per discussioni accese. Ugo Maggio, riconfermato presidente del consiglio comunale, ha visto come suo vice Antonio Aquino, sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Durante l’incontro, si sono svolte le votazioni per la convalida degli eletti, momento in cui sono emerse tensioni fra maggioranza e opposizione.
Antonio Gengaro, già sindaco sconfitto, ha deciso di abbandonare l’aula assieme ad altri due consiglieri dell’opposizione prima della votazione sulla convalida. Il suo gesto ha scatenato una forte reazione: Gengaro ha sostenuto che i membri della maggioranza, non nominati assessori, non meritassero di essere convalidati come consiglieri. Queste affermazioni hanno portato a un acceso dibattito.
La reazione della maggioranza e i contrasti interni all’opposizione
Laura Nargi ha prontamente risposto alle dichiarazioni di Gengaro, definendole “indegne e intollerabili”. Allo stesso modo, Rino Genovese, altro candidato che non ha partecipato al ballottaggio, ha espresso il suo disappunto per le parole di Gengaro, catalogandole come “inaccettabili.” Questo scenario ha messo in evidenza le fragilità interne all’opposizione, mentre i quattro consiglieri del PD hanno scelto di rimanere in aula, votando a favore della convalida.
L’avvio della giunta Nargi segna così non solo l’arrivo di nuove figure competenti nell’amministrazione, ma anche l’inizio di un percorso politico che promette di essere vivace e ricco di scrutini e confronti accesi.