In un contesto sempre più attento al tema del reinserimento sociale, un mini corso di formazione professionale in tecniche di pittura ha preso avvio presso la casa di reclusione di Barcaglione, ad Ancona. Iniziativa realizzata per fornire nuove opportunità ai detenuti, mira a combattere la recidiva attraverso l’acquisizione di competenze professionali. Questo progetto, frutto della collaborazione tra il Garante dei diritti della persona per la Regione Marche, Giancarlo Giulianelli, e diverse aziende, offre anche concrete chance di assunzione.
Dettagli del progetto professionale
Il corso di pittura è iniziato il 19 marzo 2025 e si concluderà domani, con un articolato programma di tre giornate in cui i partecipanti sono coinvolti nell’imbiancatura di alcuni locali del carcere. Questo approccio pratico non solo fornisce un’esperienza formativa concreta, ma permette anche di rendere gli spazi all’interno della struttura più accoglienti. La fase di lavoro prevede l’impiego diretto dei detenuti nella tinteggiatura, un’occupazione che potrebbe rivelarsi utile per il loro avvenire.
Alla conclusione del corso, i detenuti particolarmente impegnati e capaci avranno l’opportunità di integrare la loro esperienza lavorativa con una possibile assunzione da parte di Twenty21 Srl. Quest’ultima è prevista per lavori di tinteggiatura nella zona del cratere sismico a Tolentino, nel Maceratese. Tale possibilità di assunzione non rappresenta solo un reddito, ma è anche un passo importante verso un reinserimento positivo nella società .
Un passo verso la giustizia sociale
Giuseppe Castorina, direttore di un’azienda edile coinvolta in questa iniziativa, ha sottolineato l’importanza di offrire chance a chi ha commesso errori. “Offrire una possibilità di formazione e lavoro è un atto di giustizia sociale e un investimento per le aziende. Significa consentire a queste persone di dimostrare il loro valore e contribuire alla società ,” ha dichiarato Castorina. Il suo intervento pone l’accento su come il lavoro non rappresenti solo un mezzo di sostentamento, ma anche un’opportunità di riscatto.
Anche Giancarlo Giulianelli ha evidenziato il valore di questo programma, evidenziando che la formazione, offrendo ai detenuti competenze pratiche fondamentali, può innescare un cambiamento concreto nelle loro vite. “Questa iniziativa rappresenta una valida chance per i detenuti di acquisire capacità professionali e avviare un cammino verso un lavoro,” ha commentato.
Prospettive future e replicabilità dell’iniziativa
Il plauso per il progetto è accompagnato dalla volontà di espandere queste opportunità in altri istituti penitenziari delle Marche, come Fermo ed Ascoli. L’intenzione di replicare l’iniziativa dimostra la volontà delle autorità locali e delle aziende coinvolte di non limitarsi a un gesto isolato, ma di promuovere un reale cambiamento nel panorama del reinserimento sociale.
Le prospettive future sono incoraggianti, ma richiedono un impegno costante da parte di tutte le parti interessate: istituzioni, aziende e società civile. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di politiche sociali a favore dei detenuti e del loro reinserimento nella comunità , contribuendo così non solo al riscatto degli individui coinvolti, ma anche al miglioramento della comunità nel suo complesso.