Formia, arrestato spacciatore vicino alla spiaggia di Gianola: cocaina e 10mila euro in contanti

Formia, arrestato spacciatore vicino alla spiaggia di Gianola: cocaina e 10mila euro in contanti

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Fonte Freepik

Un’indagine meticolosa, condotta con tecniche classiche di osservazione e pedinamento, ha permesso di far luce su un’attività di spaccio attiva nei pressi della spiaggia di Gianola, a Formia. Le forze dell’ordine, seguendo i movimenti sospetti di un cittadino albanese, sono riuscite a ricostruire con precisione la rete di consegna che l’uomo gestiva autonomamente, utilizzando una bici elettrica per muoversi agilmente lungo la costa.

Il sospettato risultava domiciliato in un appartamento privo di contratto regolare, situato in un residence a poche centinaia di metri dalla battigia. Da lì, ogni giorno, partiva per raggiungere i suoi clienti e recapitare dosi di cocaina in modo rapido e discreto.

Il ruolo fondamentale del cane antidroga Jessy

Durante uno dei pedinamenti, le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire: è così scattata la perquisizione personale del soggetto, insieme a quella del suo domicilio. Determinante si è rivelata la presenza delle unità cinofile della Guardia di Finanza, accompagnate dal cane antidroga Jessy, il cui fiuto ha guidato i militari direttamente verso le prove chiave.

All’interno degli indumenti del giovane sono state rinvenute 2 dosi di cocaina, mentre l’appartamento ha restituito un quadro ben più complesso: 30 dosi confezionate, nascoste all’interno di un comodino, e soprattutto 10.000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. La disponibilità immediata di tale somma e il metodo di occultamento della droga hanno rafforzato l’ipotesi investigativa di un commercio illecito strutturato e continuativo.

Arresto convalidato: misura cautelare e sequestro dei beni

Su indicazione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Cassino, i militari hanno proceduto all’arresto del giovane albanese, in base all’articolo 73 del D.P.R. 309/1990. Contestualmente è stato disposto anche il sequestro preventivo, ai sensi dell’articolo 321 del codice di procedura penale, di tutto il materiale rinvenuto, dallo stupefacente al denaro contante.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, preso atto del quadro probatorio ricostruito dagli inquirenti, ha convalidato l’arresto e il sequestro, disponendo nei confronti dell’indagato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. La decisione è stata presa valutando sia la gravità dei fatti contestati, sia gli elementi emersi sul profilo personale del soggetto.

L’operazione dimostra ancora una volta come il lavoro sul territorio, combinato a strumenti investigativi tradizionali e supporti specialistici come le unità cinofile, possa rappresentare un modello vincente nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Un’azione rapida, precisa e frutto di coordinamento, che ha consentito di fermare un’attività illecita in una zona sensibile e frequentata come quella del litorale formiano.

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