L’anniversario degli eventi catastrofici che colpirono Formia nel settembre 2022 riaccende l’attenzione pubblica e politica. La consigliera comunale Paola Villa solleva interrogativi cruciali sullo stato degli indennizzi e sulla responsabilità delle istituzioni. Questo articolo ripercorre le fasi del disastro, i suoi effetti e le reazioni a distanza di quasi due anni.
La devastazione del settembre 2022
Il catastrofico evento atmosferico
Il maltempo che si abbatté su Formia il 29 settembre 2022 è un evento che ha lasciato cicatrici profonde nel territorio. Le forti piogge provocarono frane e allagamenti, interessando in particolare la zona di Santa Maria la Noce. La montagna, destabilizzata dalle intense precipitazioni, cedette, portando con sé acqua, fango e detriti, causando danni ingenti a infrastrutture e abitazioni. Strade come via Santa Maria la Noce, Colle Arvito, Capodino, via Gramsci, nonché le frazioni di Trivio e Maranola, furono devastate, rendendo necessaria un’operazione d’emergenza per ripristinare la situazione.
Le conseguenze del disastro furono critiche non solo per l’ambiente, ma anche per la popolazione locale. Molte famiglie si trovarono in difficoltà, costrette a fare i conti con la perdita di beni essenziali, mentre le strutture pubbliche, già fragile in partenza, dovettero affrontare un fardello ulteriore. Questo evento ha scosso la comunità e messo in evidenza la vulnerabilità della zona di Formia.
Le azioni delle autorità locali
Subito dopo l’accaduto, il Comune di Formia si attivò per affrontare l’emergenza. Furono deliberate due importanti delibere: la n.265 del 30 settembre 2022, che richiedeva una relazione dettagliata sugli eventi occorsi, e la n.270 del 7 ottobre 2022, che sollecitava alla Regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Malgrado queste iniziative, la risposta da parte delle istituzioni, a distanza di due anni, è rimasta deludente.
Il silenzio sugli indennizzi
L’interrogazione in commissione
Nella commissione consiliare di lavori pubblici svoltasi il 5 settembre 2024, la consigliera Paola Villa ha posto una domanda cruciale al dirigente del settore, architetto Giuseppe Viscogliosi, riguardo agli indennizzi per i danni causati dal disastro del 2022. La risposta però fu estremamente preoccupante: non è stata riconosciuta alcuna calamità naturale ufficiale, e di conseguenza non sono stati deliberati indennizzi dalla Regione Lazio. Questa notizia ha sollevato indignazione tra i membri della commissione e tra i cittadini, che si sono visti promettere un aiuto che, di fatto, non si è mai concretizzato.
Il vuoto delle promesse politiche
Durante le fasi di emergenza, molti rappresentanti delle istituzioni si erano fatti portavoce delle necessità della popolazione, promettendo una pronta risposta e misure di sostegno. Tra questi, l’ex consigliere regionale Giuseppe Simeone e il presidente del Consorzio Industriale sud Pontino, Salvatore Forte, si erano presentati davanti ai cittadini e ai media, promettendo supporto economico e interventi per la messa in sicurezza dell’area. Oggi, a distanza di quasi due anni, queste promesse sembrano lontane dalla realtà, lasciando un senso di abbandono tra quei cittadini che speravano in un reale intervento da parte delle autorità.
Il sentimento di abbandono
La reazione della comunità
Il disinteresse delle istituzioni ha innescato un clima di frustrazione nella comunità di Formia, che si sente trascurata e dimenticata. La mancanza di risorse destinate alla ricostruzione e alla messa in sicurezza del territorio ha generato un profondo senso di insicurezza tra i residenti. Le testimonianze di chi ha vissuto quel disastro risuonano forti e chiare, esprimendo un malessere per una situazione che sembra non trovare soluzione.
Il futuro di Formia
Il dramma del settembre 2022 non è solamente un ricordo traumatico, ma rappresenta una sfida continua per le istituzioni locali e regionali. La necessità di un intervento concreto è urgenza e insoddisfazione per una città che si sente abbandonata nel momento del bisogno. È fondamentale che le autorità prendano atto delle proprie responsabilità e si attivino per ridare fiducia ai cittadini di Formia, ponendo in essere le azioni necessarie per far fronte alle conseguenze di quel disastro e garantendo un futuro più sicuro e sereno per tutti.