Una donna di 60 anni è rimasta accanto alla madre per più di ventiquattro ore senza rendersi conto che fosse morta. È successo a Formia, in provincia di Latina, nel fine settimana di Pasqua. A scoprire la tragedia è stata una vicina di casa, entrata nell’appartamento dopo aver ricevuto una risposta che l’ha insospettita. Quando ha capito cosa era successo, ha chiamato i soccorsi.
La morte nella giornata di sabato, poi la veglia inconsapevole
I fatti risalgono a sabato 19 aprile 2025. Nell’abitazione in cui vivevano, madre e figlia stavano trascorrendo insieme il pomeriggio. La donna più anziana, 93 anni, avrebbe accusato un malore improvviso. La figlia, che conviveva con lei da sempre, ha cercato di rianimarla. Poi, pensando che fosse solo un episodio passeggero, l’ha adagiata sul divano. Era convinta che stesse dormendo, forse debilitata da una semplice influenza.
Per tutta la notte e il giorno successivo, la donna è rimasta al suo fianco. Non ha avvisato nessuno. Secondo quanto emerso, soffrirebbe di fragilità psicologica. Questo potrebbe aver contribuito a ritardare ogni reazione. Chi ha ricostruito la scena racconta di un clima sospeso, fatto di silenzi e attese, come se la realtà fosse stata tenuta fuori dalla porta per qualche ora di troppo.
La visita della vicina e la scoperta del decesso
La svolta è arrivata la mattina di Pasqua, quando una vicina si è presentata per salutare madre e figlia. Giunta sul pianerottolo, ha chiesto come stesse l’anziana. La risposta ricevuta – “sta dormendo, ma è fredda” – l’ha allarmata. È entrata in casa e ha capito subito che qualcosa non andava. Ha chiamato i soccorsi senza perdere tempo.
Pochi minuti dopo sono arrivati gli operatori sanitari e gli agenti della polizia. I medici del 118 hanno solo potuto constatare il decesso della novantatreenne. Dai primi accertamenti è emerso che la morte sarebbe avvenuta almeno ventiquattr’ore prima, probabilmente per cause naturali. Nessun segno di violenza o elementi che facciano pensare ad altro.
Una tragedia silenziosa in un appartamento chiuso
Madre e figlia vivevano insieme da tempo, in modo riservato. Non si segnalavano particolari problemi, ma la donna più giovane era nota per alcune difficoltà emotive. Chi le conosce racconta di un legame profondo, simbiotico, costruito giorno dopo giorno nella routine domestica. La perdita, improvvisa, ha generato uno shock difficile da decifrare.
Il corpo è stato affidato all’autorità giudiziaria per gli accertamenti previsti. Al momento non ci sarebbero indagini aperte, ma solo una ricostruzione degli eventi. La donna è rimasta sotto osservazione dei servizi sociali e sanitari locali. La vicenda ha colpito la comunità, che si è stretta nel dolore e nel silenzio, in una Pasqua segnata da una morte scoperta troppo tardi.