Le recenti segnalazioni riguardanti forti odori e sversamenti provenienti dagli allevamenti del Gruppo Fileni nella zona di Ancona hanno attirato l’attenzione della Procura locale. Sotto indagine, l’azienda è accusata di getto pericoloso di cose, con un fascicolo aperto in seguito ai numerosi esposti presentati dai residenti. A supporto della denuncia è intervenuta la LAV , esprimendo solidarietà ai cittadini colpiti da questa problematica.
Le problematiche legate agli allevamenti Fileni
La situazione degli allevamenti
Nella zona di Ancona, specificamente nei comuni di Monte Roberto, Jesi Pone Pio, Jesi Cannuccia, Ripa Bianca e Cingoli, diversi allevamenti di polli del Gruppo Fileni sono al centro di un acceso dibattito riguardo le loro pratiche e gli impatti ambientali. I residenti hanno segnalato frequenti problemi legati ai cattivi odori e agli sversamenti, elementi che hanno portato a una serie di denunce rivolte a diverse autorità competenti. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche , i Carabinieri Forestali e i Vigili Urbani stanno tutti partecipando alle indagini per chiarire la situazione e, nel caso, prendere provvedimenti.
Le segnalazioni dei residenti
Le preoccupazioni espresse dai cittadini hanno preso forma attraverso vari canali, tra cui social media e lettere ufficiali alle autorità . I residenti hanno descritto come le esalazioni provenienti dagli allevamenti di Ripa Bianca, Jesi Cannuccia e Monte Roberto creino un ambiente insopportabile, specialmente durante le ore notturne. Alcuni cittadini hanno immortalato il fenomeno, postando fotografie sui social che mostrano dense nuvole di fumi scuri, segno di potenziali situazioni di inquinamento ambientale. Queste immagini sono diventate simbolo delle difficoltà vissute da chi abita nelle vicinanze degli allevamenti.
La risposta delle autoritÃ
In risposta alle diverse lamentele, il Comitato per la Vallesina ha messo in moto una campagna di sensibilizzazione per evidenziare la problematica. Le autorità , stando alle affermazioni di Bianca Boldrini, responsabile per gli animali negli allevamenti della LAV, stanno collaborando attivamente per monitorare la situazione. Le denunce hanno portato a nuove indagini da parte di Arpam, che ha programmato ulteriori rilievi ambientali nei pressi degli stabilimenti, al fine di accertare la veridicità delle segnalazioni.
Le conseguenze legali e amministrative
Le irregolarità segnalate
Oltre alle problematiche di natura ambientale, le denunce ricevute dalle autorità competenti segnalano una serie di irregolarità . Queste comprendono possibili violazioni a livello urbanistico e nel rispetto delle normative sulle immissioni atmosferiche. Le violazioni riguarderebbero anche l’uso della risorsa idrica, aggiungendo un ulteriore elemento di preoccupazione. La molteplicità dei punti critici solleva interrogativi sulla gestione degli allevamenti da parte del Gruppo Fileni.
Il ruolo delle forze dell’ordine
Le forze di polizia e la magistratura sono già attivamente coinvolte nell’indagine. La Procura di Ancona, sulla base delle informazioni ricevute e delle denunce presentate, ha avviato una serie di accertamenti per far luce sulle attività dell’azienda. Questo potrebbe comportare potenziali implicazioni legali per il Gruppo Fileni se dovessero emergere prove in grado di provare le accuse.
Il tema delle emissioni odorigene e delle irregolarità negli allevamenti animali è complesso e richiede un’attenta analisi da parte delle istituzioni per garantire il rispetto delle norme vigenti e, soprattutto, la salute dei cittadini che risiedono nei pressi delle strutture coinvolte. Il monitoraggio della situazione continua con la speranza che vengano attuate misure efficaci per risolvere le problematiche segnalate.