Nella notte scorsa, Ancona ha vissuto momenti di preoccupazione a causa di un intenso odore di idrocaburi avvertito nel centro della città . Numerose segnalazioni sono giunte ai vigili del fuoco, che sono stati prontamente supportati dalla Capitaneria di Porto. L’incessante attività di monitoraggio e intervento ha permesso di raccogliere informazioni sulla provenienza di questo fenomeno.
Intervento d’emergenza al porto
Il brusco allerta ha avuto inizio attorno alle 23:00, quando i vigili del fuoco e la Capitaneria di Porto si sono mobilitati per far fronte all’evento. L’epicentro del problema è stato localizzato presso la banchina numero 15 del porto, dove si trovava ancorata un’unità passeggeri. Grazie alla collaborazione tra le due autorità , è stato possibile identificare rapidamente la fonte del forte odore.
La prima operazione ha visto i tecnici della Capitaneria salire a bordo della nave per valutare la situazione. Ricerche preliminari hanno suggerito che il malfunzionamento potesse derivare dal sistema di sfiato dei vapori dell’impianto di riscaldamento dell’olio combustibile. È importante specificare che il Fuel Marine Oil deve essere mantenuto in uno stato fluido per garantire il corretto funzionamento delle navi. A tale scopo, le imbarcazioni sono dotate di un sistema progettato per riscaldare il carburante, ma la presenza di acqua nel combustibile può provocare emissioni di vapori inadeguate e di maggiore intensità , creandone il fastidioso odore.
Azioni correttive e monitoraggi ambientali
La situazione ha subito una svolta positiva grazie all’intervento del comando di bordo della nave, il quale ha attivato misure correttive sul sistema di sfiato. Questo intervento si è rivelato efficace, poiché dopo circa un’ora, l’odore di idrocarburo si è rapidamente dissipato, restituendo calma alla situazione.
Nonostante il ritorno alla normalità , la Capitaneria di Porto ha dichiarato che saranno condotti ulteriori accertamenti tecnici per garantire che non si verifichino episodi simili in futuro. La sicurezza e la salute pubblica rimangono prioritarie e, per questo, il monitoraggio dell’aria è stato effettuato anche da parte dei Vigili del Fuoco in collaborazione con la Protezione Civile e le autorità competenti, come AST e ARPAM. Questo controllo è fondamentale per valutare gli effetti ambientali dell’accaduto e assicurare che la qualità dell’aria non risulti compromessa, soprattutto nelle zone in cui il fenomeno è stato percepito con maggiore intensità .
Riflessioni finali sulla gestione dell’emergenza
Gli eventi di ieri notte hanno evidenziato l’importanza di una sinergia efficace tra diverse autorità in situazioni di emergenza. La prontezza dell’intervento e la coordinazione tra Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco hanno permesso di contenere rapidamente un potenziale problema per la salute pubblica. Resta ora da attendere gli esiti delle indagini in corso, che potrebbero fornire ulteriori informazioni sui fattori di rischio collegati al controllo degli impianti a bordo delle navi. La cittadinanza è invitata a mantenere la calma e a reportare qualsiasi situazione anomala.
Ultimo aggiornamento il 7 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina