Le innovazioni nel mondo della birra artigianale non smettono mai di sorprendere. Tra le etichette che hanno lasciato un segno profondo nel panorama brassicolo italiano, spicca “Fovea”, creata da Michele Solimando. Questo prodotto unico, realizzato esclusivamente con malto di grano duro, ha aperto nuove prospettive per il settore birrario e ora è stato celebrato nel libro di Alessandra Agrestini, che racconta quarant’anni di storia della birra artigianale in Italia.
L’importanza di “Fovea” nella storia della birra artigianale
Nel panorama della birra artigianale italiana, “Fovea” occupa un posto fondamentale. Il suo inserimento tra le trenta etichette selezionate da Alessandra Agrestini nel suo recente libro “Di cotte e di crude. 30 anni di birra artigianale italiana”, non è solo un riconoscimento, ma un chiaro segnale della sua importanza storica. Realizzata con il 100% di malto di grano duro, è l’unica birra al mondo con queste caratteristiche. L’opera di Agrestini ripercorre le tappe principali del movimento brassicolo, esplorando l’evoluzione e la crescita del mercato, così come il supporto dei pionieri del settore.
Il libro, edito da Maggioli e ricco di immagini storiche, si avvale di contributi da parte di esperti, formatori e giudici di concorsi internazionali, rendendo così omaggio a trent’anni di evoluzione della birra in Italia. “Fovea” viene riconosciuta non solo come un prodotto di successo, ma come simbolo di un’epoca e di un cambiamento culturale che ha elevato la qualità e la varietà della produzione birraria in Italia, contribuendo a creare una vera e propria identità autonoma dal classicismo europeo.
Michele Solimando e il suo socio Giovanni Simeone, fondatori del birrificio Rebeers, si dicono orgogliosi di essere annoverati tra le eccellenze citate nel libro. Questo riconoscimento offre una visibilità preziosa in un settore che continua a crescere e a conquistare consumatori con nuove esperienze di gusto.
La storia di Michele Solimando e il legame con il territorio
Michele Solimando implementa nella sua birra non solo ingredienti, ma anche tradizione e cultura. Cresciuto tra i profumi della campagna foggiana, ha sempre sentito un forte legame con la sua terra natale e il lavoro dei cerealicoltori. La sua formazione in agraria, culminata con una tesi incentrata sul grano duro, ha affinato la sua connessione con il mondo agricolo e rappresenta un punto cruciale nel suo approccio alla birra.
L’incontro con Luigi Serpe del birrificio Maltovivo lo ha ulteriormente motivato a intraprendere la via della produzione birraria. Già nel 2014, Michele ha iniziato a sperimentare birre utilizzando grano duro, ma il vero traguardo è stata la creazione di “Fovea”. Questo prodotto non è solo una birra, ma un inno alla sua città , il cui antico nome deriva dalle “fossae granariae”, i luoghi di stoccaggio dei cereali.
Ecco che “Fovea” diventa un simbolo di un progetto più ampio: promuovere le risorse locali integrando la tradizione agricola pugliese nella cultura della birra artigianale. Questa birra affonda le radici nel territorio, ricreando un legame diretto con la storia e la vocazione agricola della Puglia, facendo emergere una narrazione autentica e forte da raccontare.
Il successo e le prospettive future di “Fovea”
Il successo di “Fovea” non ha tardato a farsi sentire. Presentata alla fiera Beer Attraction nel 2019, è stata subito acclamata dagli esperti, vincendo una medaglia al concorso Birra dell’anno nel 2021. Questo riconoscimento ha confermato l’unicità della birra e il coraggio nel tentare una strada poco battuta nel settore. Insomma, Michele è riuscito a confezionare non solo un prodotto di qualità , ma anche un messaggio culturale forte e chiaro.
Oggi, la “Fovea Revolution” si arricchisce di varianti come la Fovea Light, ma Michele guarda già a nuovi orizzonti. Sta prendendo piede la maltazione del grano duro anche in altre realtà italiane, segno che il suo esempio ha ispirato altri birrifici a esplorare questo filone innovativo. Ciò che Michele ha avviato potrebbe ben presto trasformarsi in un vero e proprio movimento di cambiamento nel panorama brassicolo.
I venti di cambiamento e innovazione continuano a spirare su Foggia, dove una tradizione profondamente radicata si unisce a desideri di modernità e sperimentazione. Con storie come quella di “Fovea”, la birra artigianale italiana trova sempre più spazi per crescere evolvendo insieme al territorio che la sostiene.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Armando Proietti