Fare appello all’Europa affinché rappresenti a pieno il valore e le potenzialità delle Marche. Questo è il messaggio forte e chiaro del governatore della regione Marche, Francesco Acquaroli, durante la sua prima apparizione a Bruxelles come membro del Comitato europeo delle Regioni. In un incontro stampa a margine della plenaria dell’istituzione, Acquaroli ha messo in evidenza l’importanza di combattere le difficoltà che tanti settori, come quello artigianale e turistico, incontrano quando si interfacciano con la burocrazia europea.
Un patrimonio culturale da promuovere
Le Marche sono conosciute non solo per il loro paesaggio variegato, ma anche per un patrimonio culturale e artigianale ricco di tradizioni. Acquaroli ha sottolineato come la capacità di rappresentare questo territorio a Bruxelles sia fondamentale. L’artigianato marchigiano, da sempre considerato un simbolo di qualità e competenza, merita visibilità e supporto. Il governatore ha fatto appello affinché le politiche europee siano più inclusive nei confronti delle piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore pulsante dell’economia locale. La difficoltà di interfacciarsi con normativi e procedure complesse crea spesso ostacoli insormontabili per molti artigiani e imprese di turismo.
La filiera dell’artigianato e del turismo si intreccia profondamente nelle Marche, generando non solo benessere economico, ma anche sociale. È essenziale che l’Europa ascolti le esigenze specifiche di territori come questo. La valorizzazione delle tradizioni locali può favorire un modello di sviluppo sostenibile, attento tanto all’ambiente quanto alla cultura.
Utilizzo efficiente dei fondi europei
Acquaroli ha messo in evidenza l’impegno della Regione nell’ottimizzazione della spesa dei fondi europei. “Abbiamo cercato di dare il massimo e vogliamo continuare a farlo”, ha dichiarato il governatore. L’idea è quella di “utilizzare bene” le risorse europee nel minor tempo possibile. Questo è un aspetto cruciale per favorire la ripresa economica della regione e superare la fase di transizione che molti territori si trovano a vivere.
Il governatore ha evidenziato che per affrontare le sfide attuali è fondamentale coinvolgere attivamente il territorio. La concertazione tra enti e cittadini non è solo auspicabile, ma necessaria affinché le politiche locali siano realmente efficaci e vicine alle esigenze della popolazione. Attraverso un dialogo aperto e collaborativo, gli obiettivi europei possono essere raggiunti in modo più armonioso e fruttuoso per tutti.
Investimenti strategici per il futuro
L’intervento di Acquaroli è stato anche un invito a investire non solo in termini economici, ma anche strutturali, sulla capacità di spesa. La Regione sta progettando interventi che possano ampliare le opportunità per le aziende del territorio. Ciò include sostenere investimenti che possano migliorare le infrastrutture, così da facilità l’accesso ai fondi europei e garantire un utilizzo trasparente e responsabile delle risorse disponibili.
Particolare attenzione è dedicata alla formazione e alla creazione di competenze specifiche che possano incoraggiare un uso più efficiente e consapevole delle risorse finanziare. Le Marche, con le loro peculiarità e le loro potenzialità, possono diventare un esempio di come un’alleanza tra comunità locali e istituzioni europee possa generare risultati concreti. L’ambizione di Acquaroli è chiara: favorire un ambiente in cui cultura, agricoltura e turismo possano crescere, sostenendo la comunità marchigiana nel suo insieme.