Bruxelles, 29 maggio 2024 – Politica estera, difesa comune, sviluppo e riforme sono i temi centrali trattati da Francesco Carducci, candidato al Parlamento Europeo per Fratelli d’Italia nella circoscrizione centro (Lazio, Umbria, Marche e Toscana). In un’intervista con ilfaroonline.it, Carducci ha delineato le sfide future per l’Unione Europea e gli interventi necessari per rilanciare il continente.
La spinta alla candidatura
Carducci ha spiegato cosa lo ha spinto a candidarsi: “L’Europa è ad un punto di svolta: o evolve e si riforma, rilanciando lo sviluppo con un piano straordinario d’investimenti, oppure rischia il declino come negli ultimi 10 anni. Abbiamo perso competitività rispetto a Stati Uniti e Cina. Inoltre, alcuni amici nelle istituzioni mi hanno proposto di candidarmi, e ho accettato con entusiasmo.”
Le sfide dell’agricoltura europea
Negli ultimi mesi, le proteste degli agricoltori sono aumentate. Carducci ha affermato che l’Unione Europea dovrebbe concentrarsi sulle grandi questioni come politica estera e difesa comune, lasciando le questioni agricole ai singoli Stati. “Le attuali politiche, come il limite di 140 giorni in mare per i pescherecci, sono insostenibili e devono essere riviste”, ha dichiarato.
La questione delle concessioni balneari
Anche i balneari affrontano difficoltà a causa della Direttiva Bolkestein. Carducci sostiene che la legislazione sulle concessioni balneari dovrebbe essere gestita dai singoli Stati. “L’Italia ha oltre 20mila concessioni balneari, e non è giusto che paesi come l’Olanda, che non ha lo stesso contesto, decidano per noi”, ha sottolineato.
Politica di difesa comune e il ruolo dell’europa
In merito alla politica di difesa comune, Carducci ha evidenziato che l’Unione Europea non ha attualmente competenze in politica estera. “O l’Europa si assume questa responsabilità o non se ne esce. Ad esempio, in Africa siamo stati sostituiti da cinesi, turchi e russi a causa di una mancanza di cooperazione adeguata”, ha spiegato.
Un esercito di difesa europeo
Carducci è favorevole a un esercito di difesa europeo. “La politica estera deve andare di pari passo con la difesa comune. Senza una forte deterrenza militare, l’Europa non può avanzare proposte di pace e rischia di essere esclusa dagli attori internazionali”, ha affermato.
Affrontare le migrazioni di massa
Le crisi internazionali causano migrazioni di massa, un problema cruciale per i paesi del Mediterraneo. Carducci ha dichiarato che è necessario riprendere le cooperazioni con i paesi africani per promuovere lo sviluppo locale e ridurre la necessità di migrare. “Von der Leyen ha visitato Lampedusa con Meloni e ha affermato ‘Decidiamo noi chi entra in Europa’, un approccio che condividiamo”, ha aggiunto.
Un approccio pragmatico all’ambiente
Riguardo alla critica che l’Europa ha avuto un approccio ideologico all’ambiente, Carducci sostiene che un approccio pragmatico richiede risorse adeguate. “Gli Stati Uniti hanno investito 2000 miliardi. Senza fondi, la transizione energetica è impossibile”, ha dichiarato.
Direttive sulle case green e auto elettriche
Carducci ritiene che le direttive sulle Case Green e le auto elettriche siano corrette nei principi, ma manchino delle risorse necessarie per la loro realizzazione. “Senza i finanziamenti adeguati, queste politiche non possono essere attuate efficacemente”, ha affermato.
Necessità di riforme: l’unanimità e il parlamento ue
Per quanto riguarda le riforme, Carducci ha criticato la regola dell’unanimità per le decisioni importanti. “Non è possibile che un solo paese blocchi tutto. Serve il voto a maggioranza qualificata”, ha detto. Ha anche sostenuto che il Parlamento Europeo dovrebbe avere più poteri rispetto al Consiglio e alla Commissione, suggerendo l’elezione diretta del presidente della Commissione.
Un new deal europeo per rilanciare l’economia
Concludendo, Carducci ha sottolineato la necessità di un New Deal europeo sugli investimenti produttivi e la transizione energetica. “L’Europa si sta impoverendo. Dobbiamo invertire la rotta, altrimenti rischiamo un lento declino”, ha avvertito, proponendo anche un piano per il nucleare pulito e la difesa comune.
Ultimo aggiornamento il 30 Maggio 2024 da Fabio Belmonte