Negli ultimi giorni, la Francia guidata dal presidente Macron ha intensificato gli sforzi per rafforzare il fronte di sostegno all’Ucraina e migliorare la sicurezza collettiva in Europa. Diverse iniziative hanno coinvolto vari Paesi europei, con l’intento di coordinare un’azione efficace per aiutare Kiev, in particolare attraverso il progetto di una forza di mantenimento della pace da dispiegare alla fine del conflitto.
Il summit di Parigi per una cooperazione europea
Martedì 11 marzo, Parigi ha ospitato un summit strategico all’École Militaire, che ha visto la partecipazione dei capi di Stato maggiore di oltre trenta nazioni europee. L’Italia è stata rappresentata dal generale Luciano Portolano, che ha partecipato come osservatore, secondo quanto fanno sapere fonti della maggioranza. L’incontro aveva come obiettivo principale quello di discutere le modalità per rafforzare il sostegno all’Ucraina e garantire una risposta congiunta alle sfide di sicurezza che l’Europa deve affrontare. Durante il summit, i rappresentanti hanno esplorato varie opzioni, puntando a lavorare insieme per costruire un piano solido contro le minacce rappresentate, in particolare dalla Russia.
Incontro tra i ministri delle Forze armate in Francia
Il giorno successivo al summit, il ministro francese delle Forze armate, Sébastien Lecornu, ha accolto nella storica abbazia reale di Val-de-Grâce i pari livello di quattro grandi nazioni europee: Germania, Italia, Polonia e Regno Unito. Questo incontro ha avuto una finalità chiara: coordinare le azioni e il sostegno a Kiev. Le maggiori potenze europee stanno cercando di armonizzare le proprie strategie e mettere in campo le risorse necessarie per garantire una difesa adeguata da potenziali aggressioni future. Un tema predominante è l’eventualità di sviluppare una forza di peacekeeping che possa intervenire in Ucraina non appena il conflitto giungerà a un termine.
Videoconferenza tra Macron e Starmer
Un altro passo significativo si prepara con la convocazione, da parte del premier britannico Keir Starmer, di una riunione virtuale tra i Paesi “volenterosi”. Questa videochiamata, prevista per le prossime ore, servirà a discutere le opzioni per le forze di mantenimento della pace da schierare in Ucraina, uno schema che ha suscitato interesse in diverse nazioni. Durante l’incontro, Starmer e Macron presenteranno alle delegazioni partecipanti le dettagliate possibilità per l’implementazione delle forze di peacekeeping, in un panorama caratterizzato da incertezze e necessità strategiche di concerto.
Pianificazione militare e sicurezza di Kiev
Le due nazioni europee disporranno di un’ulteriore opportunità di colloquio la prossima settimana, quando i ministri della Difesa si riuniranno per approfondire le questioni legate alla pianificazione militare. Mentre Mosca richiede un significativo ridimensionamento delle forze armate ucraine come condizione per qualsiasi trattativa, è evidente che le potenze nucleari europee stiano cercando una forma di cooperazione per assicurare la sicurezza di Kiev. Questo dibattito si inquadra in un contesto di crescente tensione, dove il mantenimento della stabilità in Europa è divenuto cruciale.
Il panorama dei Paesi “volenterosi”
Attualmente, secondo l’agenzia Bloomberg, il numero dei Paesi che si possono ritenere “volenterosi” ammonta a 37. Questa coalizione include membri dell’Unione Europea, Paesi del Commonwealth e nazioni asiatiche, tutte valutando l’ipotesi di partecipare attivamente alla protezione dell’Ucraina. Alcuni Paesi sono disponibili a fornire truppe direttamente sul campo, mentre altri potrebbero optare per un supporto più strategico, come l’invio di forze nei Paesi vicini o l’assistenza attraverso armi e informazioni. Durante il summit a Parigi, erano presenti anche rappresentanti di alleati esterni alla NATO, come Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Canada. La varietà dei contributi sottolinea la volontà collettiva di fronteggiare le minacce e garantire una risposta coerente e unita per la stabilità della regione.