Nel primo trimestre del 2025, le intenzioni di voto degli italiani mostrano una chiara predominanza di Fratelli d’Italia, che mantiene il primato con il 29,5%. Questo dato, seppur in leggera flessione rispetto al 29,7% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente, continua a evidenziare una solida capacità di attrarre consensi. Il Partito Democratico si posiziona al secondo posto con il 23,7%, un incremento rispetto al 22,4% del 2024, mentre il Movimento 5 Stelle segna il 11,6%, in significativo calo rispetto al 15,6% dell’anno scorso.
Un altro dato interessante è il posizionamento di Forza Italia, che si conferma con un 9,5%, in rialzo dall’8,4% del 2024. La Lega, invece, continua la sua discesa, attestandosi all’8,8%, in calo rispetto all’11,2% dell’anno passato. AVS mostra una crescita notevole passando dal 3,3% al 6,3%. Infine, i dati per Italia Viva e Azione rimangono pressoché stabili, entrambe al 2,3%, con una lieve variazione per Azione rispetto al 2,8% del 2024.
Queste informazioni emergono da uno studio realizzato da Vis Factor per Sky, che analizza le intenzioni di voto attraverso il rapporto Human Index. Questo indicatore combina i dati delle ricerche demoscopiche con quelli del web e social listening, tracciando una visione complessiva del sentiment politico in Italia. La società è riconosciuta come leader nel posizionamento strategico politico e istituzionale.
Meloni perde consensi, cresce Tajani
Giorgia Meloni, premier e leader di Fratelli d’Italia, deve affrontare la realtà di un calo del consenso, scendendo all’41,1%, rispetto ai 47,6% di marzo 2024. Nonostante ciò, rimane il leader politico più apprezzato tra gli italiani, superando anche la media del Governo, fissata al 40,2%, in calo dell’8,5% rispetto all’anno precedente. Parallelamente, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, emerge come il politico con la crescita maggiore, registrando un consenso del 34,2%, oltre 2 punti rispetto all’anno scorso.
Elly Schlein, leader del Partito Democratico, segue con un 29,3%, scavalcando Giuseppe Conte, fermo al 26,2%, che ha visto un arretramento di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2024. La classifica si chiude con Matteo Salvini, che raggiunge un buon 26%. Il cambiamento nelle preferenze di voto mette in luce un panorama politico in continua evoluzione, dove le dinamiche personali dei leader influenzano in modo determinante il ritorno elettorale.
Risultati significativi tra i ministri
Nella rilevazione del consenso tra i membri del governo, spicca Antonio Tajani, che si conferma il ministro più apprezzato con un 34,2%. A seguirlo ci sono figure chiave come Matteo Piantedosi, ministro degli Interni con un 32,2%, e Guido Crosetto, ministro della Difesa, con un 31,9%. Anche Gilberto Pichetto, che si occupa dell’ambiente e della sicurezza energetica, guadagna attenzione con il 30%. Ultimo nella lista dei più apprezzati è Giancarlo Giorgetti, ministro per l’Economia, con un 29,4%.
Questa analisi permette di osservare non solo le preferenze politiche a livello di partito, ma anche l’apprezzamento riguardo all’operato dei singoli membri del governo. Il consenso dei ministri riflette le percezioni degli italiani riguardo politica e governance, rivelando come le figure politiche siano valutate nel loro operare specifico all’interno del contesto governativo.
Zaia e De Luca ai vertici tra i governatori
Tra i governatori di regione, Luca Zaia, presidente del Veneto, conserva il titolo di governatore più amato, raggiungendo il 68,65%. Al secondo posto si classifica Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, con un 63%, mentre Vincenzo De Luca, della Campania, si attesta al 56,5%. Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, segue con un 56%, mentre Marco Bucci, governatore della Liguria, chiude il quintetto con il 54%.
Queste cifre mettono in luce una forte connessione tra gli elettori e le figure che governano le regioni. Il gradimento nei confronti di Zaia e degli altri governatori suggerisce un’attenzione e una risposta alle necessità locali, evidenziando quanto sia cruciale per questi leader mantenere un legame attivo con i cittadini.
Preoccupazioni degli italiani in aumento
Nel primo trimestre del 2025, la discussione politica online rivela che le tematiche maggiormente sentite dagli italiani riguardano economia, sanità , guerra e ambiente. L’economia guida il dibattito con il 25,2%, seguita da sfide sanitarie , conflitti e politica estera , occupazione e ambiente . L’argomento guerra genera un forte sentiment negativo, con l’87,6% degli interventi online espressione di preoccupazione. Le tematiche ambientali e sanitarie seguono con il 72,5% e il 71,7% di sentiment negativo.
Le statistiche comunicano un quadro di insoddisfazione e ansia rispetto a questioni globali e nazionali. Questa realtà evidenzia il bisogno di una maggiore attenzione da parte dei politici, suggerendo che le questioni poste dai cittadini richiedono risposte concrete e azioni incisive.
La salute del governo a metà legislatura
Arrivato a metà legislatura, il governo guidato da Giorgia Meloni mostra segni di resistenza. Nonostante il calo di consenso, gli analisti politici, come Tiberio Brunetti di Vis Factor, notano che il governo e la maggioranza di centrodestra non paiono avere rivali immediati nell’attuale panorama politico. Tuttavia, l’analista avverte che la diminuzione del gradimento è un chiaro segnale da non sottovalutare. Secondo Brunetti, sebbene la coalizione riesca a mantenere la stabilità , è necessario accompagnare questa sicurezza con provvedimenti tangibili in grado di influenzare positivamente le vite degli italiani.
Nel caso dell’opposizione, il Movimento 5 Stelle continua a perdere terreno mentre si rivela difficile per i partiti centristi come Italia Viva e Azione trovare una sintesi. Schlein e il Pd mostrano segni di crescita, ma da soli non hanno i mezzi sufficienti per influenzare in modo significativo l’attuale equilibrio politico. Servirebbe una novità capace di cambiare le dinamiche esistenti, ma al momento non è all’orizzonte.