Nella serata del 18 marzo 2025, il leader di Alleanza Verdi e Sinistra , Nicola Fratoianni, ha espresso forti riserve sulle recenti dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nel suo intervento, avvenuto in seguito alle comunicazioni di Meloni al Senato, nell’ambito della preparazione al prossimo Consiglio europeo, Fratoianni ha messo in discussione la direzione politica assunta dall’attuale governo, confrontandola con le politiche della precedente amministrazione statunitense guidata da Donald Trump.
Meloni e il parallelo con Trump
Fratoianni ha affermato che il discorso di Meloni sembra adattarsi meglio a una ministra del governo Trump piuttosto che a una presidente del Consiglio italiana. Questa constatazione ha acceso un dibattito all’interno della politica italiana, alimentando le preoccupazioni riguardo alla posizione del paese su questioni di rilevanza internazionale. Il leader di Avs ha sottolineato che l’atteggiamento di Meloni colloca l’Italia in una dimensione politica inadeguata, avversando la necessità di una discussione più critica e realistica riguardo alla sicurezza e alle strategie difensive nazionali.
Fratoianni ha anche messo in evidenza la contraddizione tra la retorica governativa e i reali interessi economici italiani, sottolineando che l’attuale strategia militare, che include un crescente riarmo, rischia di danneggiare la già delicata economia nazionale. Secondo le sue parole, il governo pare non aver compreso quali siano concretamente le minacce alla quale l’Italia deve prepararsi, in primis le tensioni create dalla guerra commerciale senza regole che Trump ha innescato, direttamente incidendo sul tessuto economico italiano.
Critica al piano di riarmo e alle spese sociali
In un passaggio incisivo del suo intervento, Fratoianni ha descritto il piano di riarmo elaborato dalla presidentessa della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, come “suicida”. Le sue dichiarazioni hanno evidenziato come tale piano non solo comporti un ritorno significativo degli investimenti in ambito militare, ma si traduca anche in tagli alla spesa sociale, al welfare e ai salari degli italiani. Il leader di Avs ha spiegato che spostare risorse significativamente dalle politiche sociali al riarmo rappresenta, a suo avviso, un fallimento nella gestione delle priorità del governo e della tutela del benessere dei cittadini.
Fratoianni, quindi, ha esclamato che l’accento posto su questioni militari sta distogliendo l’attenzione dai reali problemi che la popolazione si trova ad affrontare ogni giorno. La sua posizione mira a riportare il dibattito politico su un piano più pragmatico e sensibile alle reali esigenze della cittadinanza.
La questione di Gaza e le parole di Meloni
Un altro punto controverso sollevato da Fratoianni riguarda le parole pronunciate da Meloni in relazione alla recente escalation del conflitto di Gaza. Ha definito le affermazioni della premier come “parole di circostanza”, insufficienti a descrivere la gravità della situazione. La critica si concentra sulla decisione di Israele di interrompere la tregua, azione considerata da Fratoianni “l’ennesimo crimine di guerra” perpetrato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu contro la popolazione civile di Gaza.
Questa posizione indica una forte condanna non solo dell’operato di Netanyahu, ma anche della mancanza di una risposta adeguata da parte del governo italiano. Il leader di Avs ha chiarito che rimane deluso dalla retorica di Meloni, suggerendo che una vera leadership richiederebbe di prendere una posizione più attiva e moralmente responsabile di fronte alle ingiustizie internazionali invece di limitarsi a dichiarazioni di circostanza.
Queste dichiarazioni di Fratoianni hanno riacceso il dibattito sull’orientamento della politica estera italiana e sul ruolo che il paese intende giocare nel contesto internazionale. La sua critica mette in evidenza non solo il rischio di un isolamento politico, ma anche i possibili effetti a lungo termine su relazioni commerciali e collaborazioni internazionali.