Dal 26 ottobre, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire “Fremont“, l’ultima e acclamata pellicola del regista Babak Jalali, proveniente dall’Iran e cresciuto a Londra. Questo film, già presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival, si distinguerà per la sua esclusiva distribuzione su RaiPlay. La sceneggiatura, elaborata dallo stesso Jalali insieme alla scrittrice Carolina Cavalli, offre uno spaccato sulla vita di chi vive in un contesto di immigrazione, affrontando le sfide e le peculiarità di tale esperienza attraverso il filtro dell’ironia.
la trama di “Fremont”
“Fremont” narra la storia di Donya, interpretata da Anaita Wali Zada, una giovane e affascinante donna afghana costretta a vivere in una piccola cittadina della California dopo il ritorno al potere dei talebani nel suo Paese d’origine. Ex traduttrice per l’esercito americano, Donya si ritrova a lavorare in un laboratorio cinese a San Francisco, dove si occupa della produzione dei celebri “biscotti della fortuna“. Uno dei compiti più curiosi e significativi del suo lavoro è scrivere i messaggi che vengono inseriti all’interno dei biscotti, riflettendo la sua personale ricerca di un significato e di una connessione in un nuovo contesto culturale.
La vita di Donya è segnata da una solitudine profonda, accentuata dalle esperienze traumatiche del suo passato e dalla differenza culturale che la circonda. Abitando in un edificio insieme ad altri immigrati afghani, Donya si sente spesso isolata, tanto da preferire cene solitarie in un ristorante locale, dove trascorre i suoi momenti di svago guardando soap opera. Nonostante la pesantezza della sua situazione, il film riesce a ritrarre i momenti di umorismo e leggera ironia che caratterizzano le sue giornate.
La protagonista affronta anche il problema dell’insonnia, che la porta ad intraprendere un percorso di terapia con uno psicologo appassionato della letteratura di Jack London, in particolare delle avventure di “Zanna Bianca“. Questa terapia, che Donya può permettersi solo grazie a un espediente, rappresenta un tentativo di mettere ordine nella sua vita e di ritrovare un equilibrio emotivo.
la rappresentazione dell’immigrazione
Il film di Jalali, oltre a proporre una narrazione che solleva interrogativi sulla condizione esistenziale degli immigrati, offre anche uno sguardo critico e ironico sul processo di integrazione culturale. Attraverso gli occhi di Donya, il pubblico viene condotto in un viaggio di adattamento e accettazione, affrontando il tema della solitudine e della ricerca di identità. Jalali, con la sua esperienza personale di straniero, riesce a trasmettere la complessità emotiva e sociale che caratterizza la vita degli esuli, ponendo in luce tanto le difficoltà quanto le piccole gioie quotidiane.
La scelta di mettere in scena il delicato percorso di Donya, che decide di inviare un messaggio misterioso in un biscotto, simboleggia un atto di speranza e una ricerca di connessione con l’ignoto. Questo gesto, che potrebbe apparire banale, acquista un significato profondo e rappresenta la volontà di rompere la barriera della solitudine e dell’assenza di significato. Attraverso questa disinvolta scelta narrativa, Jalali riesce a catturare l’attenzione e l’emozione del pubblico, invitandolo a riflettere sulle sfide e i sogni di chi è costretto a ricostruire la propria vita in un contesto estraneo.
il cast di “Fremont”
Il cast di “Fremont” è ricco di talenti che portano a vita i personaggi con autenticità e profondità. La protagonista, Anaita Wali Zada, offre una performance che riesce a cogliere le sfumature di Donya, una giovane donna intrappolata tra il desiderio di tornare a casa e la necessità di adattarsi a una nuova vita. Accanto a lei, il comico e musicista Gregg Turkington interpreta il Dr. Anthony, un personaggio che fornisce un’importante chiave di lettura per il percorso terapeutico di Donya, aggiungendo un ulteriore strato di ironia e umorismo alla narrativa.
Jeremy Allen White, noto per i suoi ruoli in serie di successo come “The Bear” e “Shameless“, assume il ruolo di Daniel, portando sullo schermo un personaggio che interagisce con la protagonista e contribuisce allo sviluppo della sua storia. La presenza di attori di calibro internazionale arricchisce l’opera, permettendo di esplorare tematiche universali attraverso una lente culturale specifica.
“Fremont” si configura quindi come una narrazione plurale e dinamica, che affronta in modo originale e toccante il tema delle identità in trasformazione e delle esperienze di estraneità, ingredienti essenziali del cinema contemporaneo. Con la sua esclusiva disponibilità su RaiPlay, questo film si propone come un’opera da non perdere per chi desidera esplorare storie di vita autentiche e significative.