In Friuli Venezia Giulia, negli ultimi anni si è compiuto un lavoro prezioso nel settore delle cure palliative, culminato in un importante incontro che ha avuto luogo a Trieste. La conferenza, intitolata “Cure palliative in Friuli Venezia Giulia, una rete al fianco delle persone, 15 anni dopo la Legge 38“, ha visto la partecipazione di figure chiave del settore sanitario e ha messo in luce gli sforzi compiuti per assistere i pazienti e le loro famiglie in un momento delicato delle loro vite.
I successi delle cure palliative in Friuli Venezia Giulia
Durante la conferenza, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso il proprio ringraziamento a tutti i professionisti impegnati nel campo delle cure palliative. La rete regionale, che offre assistenza sia nelle abitazioni che negli hospice, è stata elogiata per la sua efficacia nel fornire un supporto indispensabile. “L’esperienza delle cure palliative pediatriche”, ha affermato Fedriga, “è una delle eccellenze che il Burlo Garofolo di Trieste rappresenta, creando una rete che abbraccia l’intero territorio”. Questo approccio integrato è considerato fondamentale per garantire un’assistenza continuativa e umana ai pazienti più giovani e alle loro famiglie.
In particolare, il presidente ha sottolineato come la presenza di una specializzazione in cure palliative all’Università di Trieste costituisca un ulteriore punto di forza. L’educazione e la formazione di nuovi professionisti sono essenziali per mantenere alta la qualità delle cure e rispondere alle crescenti necessità del territorio. La presenza di specialisti formati direttamente in loco contribuisce a creare un ecosistema di supporto che coinvolge non solo i pazienti, ma anche i loro cari.
La testimonianza dei professionisti del settore
La conferenza ha visto l’intervento di diversi esperti del settore sanitario, tra cui l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi. Questi professionisti hanno condiviso storie ed esperienze dirette, illustrando come le strutture regionali operino per offrire un servizio completo e costante ai pazienti e alle loro famiglie. Gli interventi hanno messo in evidenza l’importanza del supporto psicologico e sociale, che è cruciale durante il percorso di cura.
I professionisti hanno anche parlato delle difficoltà e delle sfide quotidiane, ma nonostante ciò, il messaggio generale è stato di speranza e di impegno continuo. Le testimonianze hanno richiamato l’attenzione sull’importanza di una rete di supporto non solo per il paziente, ma anche per quelli che lo circondano, affermando che le cure palliative non si limitano a trattare la malattia, ma mirano a migliorare la qualità della vita in tutte le sue sfaccettature.
Innovazione e futuro delle cure palliative
Massimiliano Fedriga ha chiuso l’incontro con una riflessione sull’importanza dell’innovazione nel campo delle cure palliative. “È fondamentale che le nuove tecnologie e metodologie continuino a essere integrate in questo settore,” ha commentato. Questo approccio innovativo, in grado di rispondere non solo ai bisogni del paziente ma anche delle famiglie, è visto come essenziale per garantire un’assistenza sempre più adeguata e personalizzata.
La conferenza ha quindi sottolineato come lo sviluppo di queste pratiche possa aiutare a creare un ambiente di cura più umano e reattivo. È evidente che l’impegno della regione e dei suoi professionisti avrà ricadute positive su una comunità che continua ad affrontare sfide significative legate alla salute e al benessere. Il focus ora non è solo sulla cura della malattia, ma sul sostegno complessivo delle persone coinvolte in questo percorso difficile.
L’evento ha rappresentato un tappa importante per riaffermare la centralità delle cure palliative in Friuli Venezia Giulia, un impegno che continua a crescere e a rispondere a bisogni concreti. La rete di supporto, con le sue risorse e i suoi professionisti, si conferma così un esempio da seguire per altre realtà.