Il Friuli Venezia Giulia si trova al centro di un crescente interesse internazionale, come sottolineato dal governatore Massimiliano Fedriga durante l’incontro “Oltre confini: la visione del Friuli Venezia Giulia per una politica internazionale strategica“, organizzato da The European House Ambrosetti. In un contesto geopolitico segnato da alleanze e tensioni, la regione sta cercando di consolidare e espandere le proprie relazioni commerciali e politiche, mirando a rafforzarsi come un attore chiave sulla scena mondiale.
Il ruolo delle alleanze strategiche
Il governatore Fedriga ha evidenziato come le relazioni internazionali siano una priorità per il Friuli Venezia Giulia, sottolineando l’importanza di stabilire legami duraturi con Stati Uniti e Giappone, oltre a esplorare opportunità in India e Medio Oriente. Il Porto di Trieste, che rappresenta il primo scalo nazionale per volumi di traffico, gioca un ruolo cruciale in questo scenario, fungendo da ponte tra i mercati europei e quelli extraeuropei. Fedriga ha evidenziato come il porto possa diventare un hub fondamentale per la logistica, facilitando il commercio e attrarre investimenti, nonostante le sfide globali che si profilano all’orizzonte.
Le alleanze si inseriscono in un contesto caratterizzato da tensioni geopolitiche, con un crescente divario tra diverse aree del mondo. La posizione del Fvg, secondo il governatore, è quella di affrontare questa polarizzazione con una strategia chiara, costruendo relazioni solide e sfruttando la propria stabilità interna. È fondamentale che la regione non solo mantenga, ma soprattutto fortifichi le sue connessioni internazionali per garantire quella sicurezza economica e politica che può rivelarsi cruciale nei momenti di crisi globale.
Tutele per le filiere produttive
Una parte fondante della visione strategica del Fvg è la protezione delle filiere produttive locali. Fedriga ha indicato che una delle priorità è attivare iniziative di nearshoring, ossia il trasferimento della produzione più vicino ai mercati di consumo, per assicurare la disponibilità di componenti essenziali per le aziende locali. Questa strategia non solo riduce la dipendenza dalle catene di approvvigionamento globali, ma facilita anche il recupero e la resilienza delle industrie regionali.
Particolare attenzione è stata rivolta ai Balcani, definiti dal governatore come un’area strategica per la cooperazione economica. L’incontro recente con la Regione serba della Voivodina segna un passo importante in questa direzione, con l’obiettivo di costruire sinergie che possano portare vantaggi reciproci. La stabilità e la cooperazione nei Balcani rappresentano una questione di massima importanza, non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma anche per l’intera Europa, data la loro posizione centrale nelle dinamiche geopolitiche del continente.
Innovazione e sviluppo sostenibile
Una delle sfide che il Fvg sta affrontando riguarda il settore dell’energia, in particolare l’idrogeno. Con l’industria automobilistica europea che sta navigando in acque turbolente a causa della transizione verso veicoli elettrici, Fedriga ha avvertito che dipendere completamente dal mercato cinese per le batterie elettriche non è una soluzione sostenibile. La ricerca sull’idrogeno e i progressi nella fusione nucleare potrebbero rappresentare strade alternative per garantire un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile nel medio e lungo termine.
Il potenziamento della produzione di idrogeno verde potrebbe non solo contribuire alla sostenibilità energetica, ma anche costruire un nuovo segmento di mercato per il Friuli Venezia Giulia. Le opportunità offerte dalle tecnologie sostenibili devono essere colte, permettendo alla regione di posizionarsi come leader nella transizione energetica. Questo approccio innovativo può offrire nuovi posti di lavoro e stimolare l’economia regionale, consentendo al Fvg di ridurre la propria esposizione ai rischi economici globali.
Le azioni intraprese dal Friuli Venezia Giulia rappresentano un esempio di come le regioni possano giocare un ruolo chiave nel contesto nazionale e internazionale, evidenziando la necessità di stabilità e di partnership strategiche per affrontare le sfide future.
Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina