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Il Friuli Venezia Giulia si trova di fronte a sfide geopolitiche che richiedono un rafforzamento dei legami con alleati strategici, in un contesto globale sempre più complesso. Durante il convegno “L’economia verso il domani“, tenutosi a Villa Manin di Passariano , il governatore Massimiliano Fedriga ha sottolineato l’importanza della posizione geografica della regione e delle opportunità economiche che ne derivano, specialmente nell’ambito della logistica e dell’energia.
La posizione strategica del Friuli Venezia Giulia
Interconnessione europea e logistica
Il Friuli Venezia Giulia riveste una posizione privilegiata all’interno della mappa europea, fungendo da crocevia tra diverse nazioni. La sua geografia lo rende un punto nevralgico per il trasporto di merci tra il sistema austriaco, ungherese e oltre. Questa connettività può essere ulteriormente potenziata trasformando la regione in una piattaforma logistica unica, capace di rispondere efficacemente alle sfide modificate dai recenti eventi geopolitici, in particolare dall’invasione russa dell’Ucraina.
Negli ultimi anni, il cambiamento delle rotte commerciali ha richiesto una riprogettazione delle infrastrutture di trasporto, e il Friuli Venezia Giulia può giocare un ruolo cruciale nella ristrutturazione dei collegamenti tra i vari mercati dell’Europa centrale e orientale. Grazie ai porti e ai nodi stradali esistenti, la regione si propone come una soluzione chiave per le aziende che cercano di ottimizzare le proprie filiere logistiche in risposta a un contesto incerto.
Stabilità democratica e geopolitica
Nel suo intervento, Fedriga ha evidenziato che, sebbene il Friuli Venezia Giulia non possa influenzare direttamente le dinamiche geopolitiche mondiali, è fondamentale mantenere relazioni solide con Paesi che condividono valori democratici e stabilità . Questi alleati strategici non solo favoriscono la sicurezza economica, ma anche la continuità delle relazioni commerciali e politiche. La regione deve quindi concentrarsi su programmi di cooperazione internazionale e su politiche che incentivino la stabilità e lo sviluppo sostenibile.
Opportunità di sviluppo portuale e energetico
Potenziamento del porto di Trieste
Uno dei punti salienti dell’intervento di Fedriga è stato il futuro sviluppo del porto di Trieste, evidenziato come snodo cruciale tra il Far East e il Centro-Est Europa. La sua posizione geografica offre uno sbocco diretto a rotte commerciali vitali, permettendo di attrarre investimenti e di rafforzare la competitività economica della regione. L’ampliamento e la modernizzazione delle infrastrutture portuali potrebbero garantire un incremento del traffico merci e una maggiore efficienza nel servizio.
Inoltre, il porto di Trieste è in posizione favorevole per diventare un hub energetico. In un contesto di transizione energetica e ricerca di fonti alternative, il FVG può proporsi come polo innovativo, capace di attrarre investimenti nel settore della logistica energetica e sostenere politiche di sostenibilità .
Settore energetico e cooperazione internazionale
Il settore energetico rappresenta un ulteriore fronte di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia. Il governatore ha indicato l’opportunità di creare sinergie con altri Paesi per investimenti e progetti in ambito energetico, che possono portare a una maggiore diversificazione delle fonti e a una riduzione della dipendenza energetica. La regione potrebbe giocare un ruolo importante nei progetti transfrontalieri per lo sviluppo delle reti e delle infrastrutture energetiche, in collaborazione con i vicini europei.
L’Italia, e in particolare il Friuli Venezia Giulia, ha la possibilità di diventare un attore chiave nella sfida globale per l’energia sostenibile. Ciò richiede una pianificazione strategica e l’impegno di investire in tecnologie innovative e cooperazione multilaterale.
La tematica dell’economia e della geopolitica continua a emergere come prioritaria per le future politiche regionali, viste le implicazioni a lungo termine per il successo economico e la stabilità del Friuli Venezia Giulia.