Un evento insolito ha catturato l’attenzione delle autorità milanesi e della cronaca locale: il matrimonio avvenuto nel carcere di BOLLATE, seguito da un’immediata fuga del nuovo sposo. Questo episodio ha assunto toni drammatici, culminando con un’inchiesta che coinvolge anche la moglie dell’uomo. La vicenda ha suscitato grande interesse, non solo per il contesto inusuale, ma anche per il modo in cui le forze dell’ordine sono intervenute.
La cerimonia e l’evasione
Già nei giorni immediatamente successivi alla cerimonia, la situazione ha preso una piega inaspettata. L’uomo, detenuto per un cumulo di pene di ben 13 anni, è riuscito a evadere solo cinque giorni dopo il matrimonio. La fuga ha sollevato numerosi interrogativi sulle misure di sicurezza all’interno delle strutture carcerarie. Le parole di incoraggiamento della moglie, che sembrano incitare il marito a fuggire, mettono in luce un altro aspetto della vicenda: l’intreccio tra amore e illegalità. La giovane donna, 38 anni, di Sesto San Giovanni, è stata vista nel momento in cui ha esortato il marito a scappare, creando un frangente di confusione che ha permesso la sua evasione.
La cattura al campeggio di Casalborsetti
Le ricerche non sono durate a lungo. Giovedì mattina, gli agenti della Polizia Stradale hanno rintracciato i due sposi in un campeggio a Casalborsetti, sulla costa ravennate. Qui, la coppia era accampata vicino a un camper di lusso, del valore di 80 mila euro, risultante rubato a Ferragosto da un cittadino belga. La targa del camper era stata nel frattempo contraffatta, un ulteriore indizio del coinvolgimento della coppia in attività illecite. Purtroppo, sebbene le autorità siano intervenute, il marito è riuscito nuovamente a darsi alla fuga, provocando un’intensificazione delle ricerche presso le zone limitrofe.
Eventi concitati e resistenza all’arresto
Nel momento del rintraccio, si è verificata una colluttazione tra la novella sposa e i membri della pattuglia. Stando alle ricostruzioni, la donna ha tentato di difendere il marito, ingaggiando un combattimento fisico con un agente e minacciando l’altro. La sua affermazione che nessuno “sapeva cosa stavano facendo” evidenzia una tensione che ha reso l’intervento delle forze dell’ordine particolarmente complesso. A causa della resistenza, la donna è stata arrestata e dovrà affrontare un processo.
Le conseguenze legali per la coppia
Dopo il confronto con la legge, la donna si è trovata di fronte a gravi accuse. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, ha affermato di non aver agito in modo improprio, nonostante la situazione fosse compromessa. Le misure legali nei suoi confronti si sono concretizzate in un obbligo di firma, che dovrà osservare tre volte a settimana presso la polizia giudiziaria di Cinisello Balsamo. La vicenda del camper, coinvolgendo più persone che si trovavano con la coppia al campeggio, ha originato un fascicolo separato per ricettazione, accentuando la gravità della situazione.
Attualmente, le forze dell’ordine continuano la ricerca per rintracciare l’uomo evaso, mentre l’attenzione mediatica su questo evento insolito non dà segni di ridursi. Sarà interessante osservare come si svilupperà questa storia e quali futuri sviluppi porterà nelle aule di giustizia.