Funerali a Scampia: trecento partecipanti per le vittime del crollo della Vela Celeste

Funerali a Scampia: trecento partecipanti per le vittime del crollo della Vela Celeste

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Funerali a Scampia: trecento partecipanti per le vittime del crollo della Vela Celeste - Gaeta.it

Nella piazza Giovanni Paolo II di Scampia, la comunità locale si è radunata per dare l’ultimo saluto a Roberto Abbruzzo, Margherita Della Ragione e Patrizia Della Ragione, tragicamente deceduti nel crollo del ballatoio della Vela Celeste. Nonostante la capienza massima per duemila persone, solo circa trecento cittadini hanno partecipato alle esequie, con evidenti emozioni e momenti difficili sotto un caldo opprimente. L’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha officiato la cerimonia, in un contesto non solo di dolore, ma anche di riflessione sulla sicurezza e sulla dignità delle periferie.

La cerimonia funebre

Momenti di forte commozione

La cerimonia funebre ha visto l’arrivo dei feretri delle tre vittime, un’occasione che ha suscitato profonda commozione tra i familiari e i presenti. Le esequie, iniziate alle 9 del mattino per evitare il caldo eccessivo, sono state segnate da lacrime e straziante dolore. Un episodio tragico si è verificato durante la cerimonia, quando una donna è stata colta da malore, richiedendo assistenza immediata. L’arcivescovo Battaglia ha indirizzato parole di conforto e riflessione sui temi della sicurezza abitativa, ponendo in risalto l’importanza di una rinnovata attenzione per le condizioni delle strutture abitative nei quartieri difficili.

Lutto cittadino e partecipazione istituzionale

A Napoli, è stato dichiarato lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici istituzionali. Hanno presenziato alla cerimonia rappresentanti di spicco, tra cui il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, il sindaco Gaetano Manfredi e altri esponenti della politica locale. Nonostante le aspettative di una partecipazione più numerosa, la presenza istituzionale ha sottolineato l’importanza della problematica e la volontà di un impegno collettivo a supporto delle vittime e delle loro famiglie.

La tragedia del crollo

Un bilancio drammatico

Il crollo del ballatoio della Vela Celeste ha provocato la morte di tre persone e ha lasciato dodici feriti, tra cui sette bambine sotto i dieci anni. Le ferite gravi comprendono sia adulti che minori, alcuni dei quali sono ancora ricoverati in condizioni critiche negli ospedali della città. Le autorità avevano avviato indagini per chiarire le cause di questo crollo, ipotizzando reati come crollo colposo e omicidio colposo, con l’obiettivo di garantire responsabilità chiare.

Critiche all’organizzazione

Il ridotto numero di partecipanti ai funerali ha attirato l’attenzione, con il Comitato Vele Scampia che ha avanzato critiche sull’organizzazione dell’evento. Il caldo intenso e la programmazione della cerimonia hanno influenzato la presenza, portando molti a preferire soluzioni alternative per evitare le temperature elevate. Mentre il Comitato ha posto l’accento sulla necessità di una migliore gestione dell’evento, hanno anche enfatizzato l’importanza di mantenere il focus sulla memoria delle vittime.

Condizioni delle vittime sopravvissute

Aggiornamenti sui feriti

Tra le vittime sopravvissute al crollo, due bambine di 7 e 4 anni sono attualmente in terapia intensiva pediatrica, in condizioni molto gravi. I medici dell’ospedale Santobono hanno previsto ulteriori valutazioni per monitorarne l’andamento clinico. Altre tre bambine sono ricoverate nel reparto ortopedico per fratture e stanno ricevendo cure adeguate, ma sono anche sottoposte a interventi e monitoraggio costante per valutare gli effetti a lungo termine delle loro lesioni.

Un medico in prima linea

Il personale sanitario ha ribadito la necessità di un attento monitoraggio delle pazienti, sottolineando quanto sia imperativo garantire le migliori cure possibili. Le condizioni delle ragazze continueranno a essere seguite da un’équipe multidisciplinare, per assicurare che ogni aspetto della loro salute venga considerato.

Messaggi di speranza e rinascita

Un invito alla riflessione da parte dell’arcivescovo

Durante l’omelia, l’arcivescovo Domenico Battaglia ha sottolineato che il crollo alla Vela Celeste non rappresenta solo una tragedia strutturale, ma un simbolo di un crollo morale da affrontare. Ha esortato i cittadini a guardare oltre le etichette negative spesso associate a Scampia, parlando della capacità della comunità di rialzarsi e costruire un futuro migliore. La sua omelia ha messo in luce l’importanza di una solidarietà collettiva e di sforzi uniti per migliorare le condizioni di vita nelle periferie.

Ottimismo da parte delle istituzioni

Il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato la possibilità di ripristinare la sicurezza nei quartieri colpiti, accennando a potenziali rientri per alcune famiglie nei loro appartamenti. L’amministrazione sta lavorando per garantire un’assistenza adeguata e vuole trovare soluzioni che consentano una ricostruzione sicura e dignitosa per chi ha subito perdite. Manfredi ha messo in evidenza gli stanziamenti già previsti e ha riconosciuto l’importanza di progettare un recupero sociale che possa migliorare le condizioni generali del quartiere.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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