Funerali delle vittime del crollo a Scampia: solo poche centinaia di partecipanti nonostante le attese

Funerali delle vittime del crollo a Scampia: solo poche centinaia di partecipanti nonostante le attese

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Funerali delle vittime del crollo a Scampia: solo poche centinaia di partecipanti nonostante le attese - Gaeta.it

La cerimonia in memoria delle tre vittime del crollo avvenuto a Scampia ha visto una partecipazione limitata, ben al di sotto delle aspettative. Solo alcune centinaia di persone si sono riunite in piazza Giovanni Paolo II per rendere omaggio ai defunti, nonostante l’organizzazione avesse previsto una massima affluenza di duemila persone. Le ragioni di questa scarsa affluenza sono varie e vanno esaminate con attenzione.

Partecipazione limitata: analisi della situazione

Nonostante la gravità della situazione e la richiesta di molti cittadini a partecipare, i funerali si sono svolti in una cornice di posti vuoti. Diverse centinaia di persone si sono presentate, una cifra che appare insufficiente rispetto alle previsioni. Il Comitato Vele Scampia ha commentato su questa situazione, attribuendo parte della responsabilità alle condizioni climatiche sfavorevoli. “Gli alti livelli di umidità e le temperature che si avvicinavano ai 40 gradi hanno spinto molti a restare a casa.”

Secondo le dichiarazioni rilasciate a un’agenzia di stampa locale, la scelta di non rimanere in prima fila, esposti al sole, ha spinto numerosi partecipanti a trovare riparo sotto le zone d’ombra. Questo comportamento ha contribuito al triste scenario di sedie vuote e di una comunità segnata dalla perdita, ma allo stesso tempo resa cauta dalle avverse condizioni climatiche. “La mancanza di poltrone coperte o di strutture protettive ha sicuramente influito sull’affluenza, rendendo l’evento più difficile da sostenere.”

In questo contesto, il Comitato Vele ha espresso il proprio rammarico anche per l’atmosfera critica che ha caratterizzato la giornata. Richiamando l’attenzione della comunità sul significato di tale celebrazione, hanno sottolineato l’importanza di mantenere il focus sulla memoria delle vittime piuttosto che approfittare della situazione per polemiche politiche o sociali.

La voce degli sfollati: difficile partecipazione

Al funerale hanno preso parte anche membri delle famiglie colpite dal crollo, con particolare riferimento ai trecento sfollati attualmente ospitati presso l’università Federico II di Scampia. Una donna presente all’evento ha raccontato che la partecipazione dei rifugiati è stata significativa, ma non totale; circa il 50% era presente, il che sommandosi alla scarsità di partecipanti ha influenzato la percezione della comunità vis-à-vis l’evento.

Le motivazioni citate da questi sfollati sono state simili a quelle del Comitato Vele: “Il caldo, le necessità di gestire alcuni aspetti quotidiani e la presenza di bambini piccoli hanno rappresentato ostacoli significativi alla partecipazione.” Inoltre, essendo un giorno feriale, diversi adulti erano impegnati nel lavoro, limitando ulteriormente la presenza di familiari e amici nelle cerimonie di commemorazione.

Queste esperienze condivise dai membri della comunità evidenziano non solo la tragedia vissuta, ma anche le difficoltà logistiche e materiali che complicano la situazione per le vittime e i loro cari. Anzi, si sta già progettando di dare voce alle preoccupazioni e alle necessità dei rifugiati in un evento programmatico futuro, fissato a piazza Dante, per cercare di riaccendere l’attenzione della comunità e delle autorità sulla situazione esistente.

L’assenza di partecipazione numerosa non ha oscurato l’essenza del momento; grande è stata la commozione per chi ha scelto di essere presente e rendere omaggio a chi non c’è più. L’attenzione ora è rivolta alla necessità di una risposta più significativa da parte delle istituzioni e della comunità stessa per affrontare una crisi che ha sconvolto Scampia.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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