funerali di teresa stabile a samarate, presente anche nicolò maja sopravvissuto a femminicidio familiare

funerali di teresa stabile a samarate, presente anche nicolò maja sopravvissuto a femminicidio familiare

La comunità di Samarate si unisce nel dolore per la morte di Teresa Stabile, con la presenza simbolica di Nicolò Maja e appelli contro la violenza domestica durante le esequie nella Santissima Trinità.
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I funerali di Teresa Stabile a Samarate hanno riunito la comunità in un momento di dolore e impegno contro la violenza domestica, con la significativa presenza di Nicolò Maja, sopravvissuto a un precedente episodio di violenza familiare. - Gaeta.it

La morte di Teresa Stabile, 55enne uccisa dal marito a Samarate, ha richiamato numerose persone in chiesa per l’ultimo saluto. Tra i partecipanti c’era anche Nicolò Maja, unico sopravvissuto a un grave episodio di violenza familiare avvenuto nel 2022 nella stessa cittadina. Le esequie, celebrate nella parrocchia della Santissima Trinità, hanno riunito familiari, amici e molte altre persone in un clima di forte commozione.

la presenza significativa di nicolò maja ai funerali a samarate

Nicolò Maja si è presentato alla cerimonia funebre di Teresa Stabile, un gesto che ha attirato l’attenzione e toccato profondamente i presenti. Maja è l’unico sopravvissuto a un tragico episodio verificatosi sempre a Samarate nel maggio 2022. In quell’occasione, suo padre Alessandro aveva ucciso la madre Stefania Pivetta e la sorella Giulia, di 16 anni, usando un martello, mentre lui era rimasto gravemente ferito.

un legame drammatico con la comunità

Quel destino drammatico ha legato Nicolò in modo diretto alla tragedia che ha colpito Teresa e i suoi figli. La sua partecipazione ha mostrato solidarietà e la volontà di stare accanto a chi ha subito la violenza domestica e familiare. Allo stesso modo, la chiesa della Santissima Trinità si è riempita di persone arrivate a testimoniare il loro dolore e a sostenere la famiglia della 55enne.

La figura di Nicolò Maja è diventata simbolo di sopravvivenza ma anche di un percorso difficile segnato da dolore e resilienza. La sua presenza tra i tanti ha aggiunto un peso emotivo all’evento, sottolineando quanto gli episodi di violenza si ripercuotano su intere comunità.

le parole della zia di teresa stabile durante le esequie

Dopo la funzione religiosa, una zia di Teresa Stabile ha preso la parola per leggere un messaggio molto forte che ha sintetizzato il senso della commemorazione e il peso del femminicidio. Ha definito quella morte una “morte annunciata”, raccontando che Teresa aveva provato per 30 anni a spiegare che “l’amore non deve essere sinonimo di controllo o sopraffazione.”

Ha descritto l’omicida, Vincenzo Gerardi, come un uomo che credeva fosse nel giusto e che, apparentemente lavorava e concretizzava il ruolo di marito e padre, ma sotto la superficie si nascondeva una violenza recessa e profonda. La donna ha voluto rimarcare che Teresa non aveva tradito il patto matrimoniale e non cercava un altro amore, ma aveva solo chiesto di essere libera, dopo anni di vessazioni.

un richiamo all’eredità culturale e all’impegno sociale

Nel discorso è emersa una riflessione sull’eredità culturale del patriarcato, richiamando le parole di Elena Cecchettin. È stata sottolineata la necessità di interventi concreti per fermare la violenza prima che si arrivi a gesti così estremi.

L’appello finale è stato rivolto alle nuove generazioni: “si spera in una società che sappia dire basta all’aggressione sulle donne e che garantisca protezione e rispetto, prima che la violenza prenda forma irreparabile.”

iniziative e messaggi di sostegno durante le esequie di teresa stabile

All’ingresso della chiesa parrocchiale di Samarate sono state allestite due cassette per raccogliere donazioni, scelte dai familiari per ricordare Teresa Stabile. Le offerte sono destinate alla Fondazione Ircss Istituto Nazionale dei Tumori e alla Fondazione Giulia Cecchettin, realtà impegnate rispettivamente nella ricerca medica e nella lotta contro la violenza di genere.

Durante la cerimonia, ai presenti – soprattutto alle donne – è stato chiesto di indossare un nastrino rosso come simbolo di impegno contro la violenza domestica e femminicidio. Questo gesto ha voluto dare visibilità all’urgenza di contrastare un fenomeno ancora troppo diffuso e spesso nascosto.

la mobilitazione della comunità di samarate

Le iniziative collegate ai funerali riflettono uno sforzo collettivo per mantenere viva la memoria della vittima e per sensibilizzare la comunità su queste tematiche. Samarate, con questo evento, si è mostrata parte di un dibattito più ampio e necessario in tutta Italia.

I funerali di Teresa Stabile hanno così rappresentato non solo un momento di lutto, ma anche di mobilitazione civile contro la violenza sulle donne. La partecipazione numerosa e gli interventi hanno offerto un quadro doloroso ma chiaro della realtà che molte famiglie ancora affrontano.

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