Un focus sulla sicurezza in alcune zone di Napoli è emerso in seguito alla recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sotto la presidenza del prefetto di Napoli, Michele di Bari, il confronto ha avuto luogo all’Eremo di San Salvatore ai Camaldoli, luogo simbolico che ha ospitato le forze dell’ordine e il sindaco di Napoli, Gaetan Manfredi, per discutere gli episodi di furto che hanno colpito la comunità locale.
Situazione dei furti a Napoli: un problema che preoccupa
Michele di Bari ha dichiarato che, sebbene il numero totale dei furti nelle abitazioni non sia elevato, ciò non diminuisce la preoccupazione per la sicurezza dei cittadini, in particolare delle fasce più vulnerabili come gli anziani. “Un furto su una persona anziana è particolarmente pericoloso, nonostante i numeri possano sembrare contenuti,” ha sottolineato il prefetto. Questo approccio compassionevole mette in luce l’aspetto umano dei crimini, che va oltre il dato statistico. I cittadini dei Camaldoli hanno espresso le loro lagnanze riguardo a rapine che avvengono in orari di maggiore affollamento, come il tardo pomeriggio, tra le 18 e le 19.30.
La riunione ha dato voce a una comunità che si sente insicura e vulnerabile, con furti che avvengono anche in presenza degli abitanti. La decisione di riunirsi in un luogo vicino ai cittadini è un modus operandi volto a rassicurarli, dimostrando che le istituzioni sono pronte all’ascolto. Il prefetto si è detto colpito dalla maturità e dalla consapevolezza della comunità, che ha delineato chiaramente le proprie necessità, richiedendo un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e una maggiore presenza delle forze dell’ordine.
Le nuove misure di sicurezza: adesione alle richieste della comunità
Durante l’incontro, sono state presentate le nuove misure di sicurezza che verranno adottate nel territorio. Il prefetto di Bari ha spiegato che è stato predisposto un presidio di vigilanza rinforzato e che saranno attivati più posti di blocco nelle zone più colpite dai furti. Queste azioni, oltre a rappresentare un intervento immediato, mirano a instaurare un clima di fiducia nei cittadini, a cui è stato assicurato che le istituzioni stanno prendendo sul serio le loro istanze.
Manfredi ha condiviso la visione di progettare un sistema di videosorveglianza che possa integrare le forze locali con le risorse comunali, aumentando così la sicurezza nella zona. “Non ci aspettiamo che questa riunione risolva i problemi immediatamente. È solo l’inizio di un percorso di collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e amministrazione pubblica,” ha affermato Manfredi. Questa strategia mira a instaurare un dialogo aperto, utile per comprendere e affrontare le specifiche problematiche locali.
Monitoraggio continuo e incontri futuri
La comunità di Napoli è stata rassicurata sull’impegno costante delle autorità per monitorare la situazione e fornire feedback sulle misure adottate. È stato programmato un nuovo incontro tra le parti entro un mese e mezzo per riesaminare il quadro generale della sicurezza del territorio. Questi studi periodici non solo aiuteranno a valutare l’efficacia delle misure implementate, ma permetteranno anche di fare aggiustamenti basati sulle concrete necessità dei residenti.
La pianificazione e l’incontro tra cittadini e istituzioni segnalano una reazione attiva nei confronti dei fenomeni criminosi, creando un senso di sicurezza e fiducia nella comunità, volendo infondere un clima di netta collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. La strada è ancora lunga, ma il primo passo è stato fatto: le istituzioni hanno risposto all’appello dei cittadini e ora c’è attesa per i risultati delle misure adottate per garantire una vita più tranquilla.
Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Sofia Greco