Furti a ripetizione nel Canavese: arrestati i “Bonnie e Clyde” locali dopo inseguimento mozzafiato

Furti a ripetizione nel Canavese: arrestati i “Bonnie e Clyde” locali dopo inseguimento mozzafiato

Una coppia di Leinì, soprannominata i “Bonnie e Clyde del Canavese”, è stata arrestata dopo una serie di furti in diverse località, suscitando preoccupazione tra i commercianti locali.
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Furti a ripetizione nel Canavese: arrestati i “Bonnie e Clyde” locali dopo inseguimento mozzafiato - Gaeta.it

Una serata di tensione ha scosso il Canavese, culminando con l’arresto di una coppia di Leinì, conosciuta dagli investigatori come i “Bonnie e Clyde del Canavese”. I due, un uomo di 33 anni e una donna di 32 anni, hanno messo in atto una serie di furti in diverse località, lasciando dietro di sé una scia di danni e preoccupazione tra i commercianti locali. Gli eventi si sono susseguiti rapidamente, portando le forze dell’ordine a un inseguimento che sembrava uscito da un film d’azione.

La sequenza di furti in un’unica notte

La lunga notte criminale ha preso il via con un furto in un distributore Agip situato in Corso Torino a Chieri. Qui, la coppia ha utilizzato un mattone per rompere la vetrina del negozio e appropriarsi di vari articoli. Un secondo colpo è stato messo a segno poco dopo, questa volta in una pizzeria in Via Chieri, a Pino Torinese, dove il modus operandi della coppia si è ripetuto con precisione. Infine, la loro ondata criminale si è chiusa con un furto in un ristorante situato in Via Tana Ricco, al confine tra Chieri e Pino Torinese.

In poche ore, i due hanno colpito tre obiettivi, abbastanza da allarmare i proprietari degli esercizi commerciali e creare un clima di insicurezza nella comunità. Le diverse segnalazioni degli allarmi attivati hanno destato l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Chieri, i quali sono stati subito allertati per intervenire.

L’inseguimento e l’arresto

Grazie a una rapida coordinazione tra le pattuglie, i Carabinieri sono riusciti a localizzare la coppia mentre viaggiava a bordo di una Fiat Panda. Cominciò così un inseguimento che ha ricordato le scene di un film d’azione. I malviventi hanno cercato di eludere i controlli in una folle corsa, attraversando a tutta velocità le strade di Chieri.

La caccia si è conclusa in Strada Roaschia, dove le forze dell’ordine sono riuscite finalmente a bloccare il veicolo. Gli agenti hanno arrestato i due, ponendo fine alla loro avventura criminale e riportando un certo grado di sicurezza in un’area che era stata colpita da questi atti spaventosi.

Indagini ulteriori e sicurezza nel Canavese

Le indagini non si fermano qui. Attualmente, gli inquirenti sono impegnati a determinare se la coppia possa essere coinvolta in altri crimini simili avvenuti nella zona. La modalità con cui hanno operato fa supporre che possano essersi resi protagonisti di altri furti avvenuti nei mesi scorsi. È in corso uno studio approfondito delle loro attività per cercare di ricostruire un quadro più ampio delle loro responsabilità.

Sicuro è che la prontezza dei Carabinieri ha impedito che la coppia continuasse a colpire. Un portavoce dell’Arma ha commentato la rapida azione delle forze dell’ordine, identificandola come cruciale per garantire un ritorno alla normalità per i commercianti e la comunità intera.

I riflessi sulla sicurezza pubblica

Questo episodio ha riacceso l’attenzione sulla questione della sicurezza nei territori del Canavese. Le esperienze di furti che hanno coinvolto i commercianti locali evidenziano la necessità di potenziare le misure di sicurezza. L’installazione di telecamere di videosorveglianza più avanzate e un dialogo attivo tra cittadini, commercianti e forze dell’ordine possono rappresentare passi importanti per fronteggiare la criminalità.

La storia dei “Bonnie e Clyde del Canavese” funge da monito su quanto sia fondamentale un impegno collettivo nella lotta contro il crimine, per garantire che i centri abitati restino luoghi sicuri e di fiducia per tutti.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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