A Torino, la situazione dei furti d’auto sta raggiungendo livelli allarmanti, con una serie di episodi che si susseguono in vari quartieri. I ladri sembrano avere un obiettivo chiaro: i pneumatici e altre componenti dell’auto. Negli ultimi giorni, due nuovi furti hanno attirato l’attenzione in via San Secondo e in corso Cosenza, a Mirafiori Nord. In entrambi i casi, i proprietari hanno trovato le loro auto mutilate, con ruote e cerchioni scomparsi, lasciando solo i dischi dei freni ben visibili. La serietà della situazione è accentuata dall’assenza di tracce lasciate dai colpevoli.
Aumento dei furti in città: i numeri parlano chiaro
Dal 10 gennaio, sono stati documentati almeno 14 furti tra il centro e la periferia sud di Torino, con i quartieri di Mirafiori, Pozzo Strada e Crocetta che sembrano essere il bersaglio prescelto dai ladri. Questo crescente fenomeno ha sollevato preoccupazione tra i residenti, che si sentono sempre più vulnerabili. Il numero di furti non giova alla tranquillità degli abitanti, costretti a vigilare le proprie auto anche durante la notte.
Le modalità con cui avvengono i furti suggeriscono che si tratti di un’organizzazione ben collaudata. Le auto vengono smontate con rigore e attenzione ai dettagli, spezzando il silenzio notturno in modo silenzioso e metodico. Come ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo, la presenza di un mercato nero appare chiara, e gli inquirenti stanno raccogliendo indizi per risalire ai mandanti dietro questi colpi. La paura di diventare l’ennesima vittima di questa “caccia” ai pneumatici cresce tra gli automobilisti torinesi.
Tecniche di furto: un modus operandi sempre più sofisticato
L’intensificazione dei furti in particolare nel sud di Torino ha portato a un cambiamento nel modus operandi degli autori. Se l’anno scorso la periferia nord era il fulcro di questa attività illecita, ora è evidente che gli sguardi indiscreti si sono spostati verso sud. Le auto prese di mira sono prevalentemente di media e grossa cilindrata, il che porta a credere che questi furti siano effettuati per ordine specifico.
A marzo, un caso simile ha riguardato diverse Fiat Panda, dei cui portiere e cofani i ladri si erano impadroniti. Recentemente, un episodio a Mirafiori ha riproposto la medesima tecnica, con una Panda ritrovata senza uno dei suoi portoni e con il cofano sollevato, lasciando il proprietario incredulo. Colpire attraverso un piano ben definito rende i ladri sempre più audaci, mentre i residenti lamentano la propria impotenza nel fronteggiare un fenomeno che pare sfuggire a ogni controllo.
In vari quartieri, come Pozzo Strada, Cit Turin e Lingotto, molte segnalazioni evidenziano non solo il furto dei pneumatici, ma anche la rimozione di paraurti e fari, a conferma di specifiche competenze tecniche e conoscenze arretrate sui modelli colpiti.
Un allargamento del fenomeno: furti anche negli abitacoli
Il problema non si limita ai soli pneumatici; nell’ultimo periodo, il numero di furti all’interno delle auto è cresciuto notevolmente. Oggetti di valore come monete, occhiali da sole e qualsiasi altro bene dimenticato in auto diventano prede facili per i ladri. Spesso queste azioni criminali sono associate a tossicodipendenti in cerca di un modo per racimolare denaro. Non manca nemmeno una recrudescenza di episodi ai danni di attività commerciali, come il recentissimo furto nel negozio di animali di Crocetta, dove un ladro ha sfondato la vetrina portando via il registratore di cassa.
La crescente estensione del fenomeno ha portato a riflettere sulla sicurezza collettiva in città, sollevando dubbi su come sia possibile arginare una simile ondata di crimine. La situazione appare complessa e preoccupante, con le forze dell’ordine pronte a intensificare le indagini, mentre i cittadini si confrontano con la palese vulnerabilità delle loro auto, sempre più sotto attacco.
Il futuro resta incerto, e la questione su quanto tempo ci vorrà per fermare questa escalation di furti continua a preoccupare i torinesi.
Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Laura Rossi