Un’operazione ben coordinata ha portato all’arresto di un 27enne, residente nel campo rom di Secondigliano, accusato di furto aggravato. I Carabinieri delle stazioni di Varcaturo e Secondigliano hanno svolto un’attività di indagine che si è conclusa con il fermo del sospetto, già noto alle forze dell’ordine. Questo evento si colloca in un contesto di crescente attenzione verso i reati predatori nella zona, che ha visto un aumento della vigilanza e delle operazioni per garantire la sicurezza dei cittadini.
Dettagli dell’arresto
L’intervento dei Carabinieri è scattato dopo aver raccolto elementi probatori che hanno portato all’identificazione del sospetto. Lo scorso agosto, il 27enne avrebbe sfasciato una finestra per entrare nell’abitazione di un residente di Varcaturo, mettendo a segno un furto di gioielli e orologi di valore. Grazie all’analisi delle testimonianze e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a risalire allo stesso uomo, che è stato poi rintracciato in una baracca durante un blitz decisivo.
All’arrivo dei Carabinieri, il giovane ha tentato una fuga disperata, ma le forze dell’ordine hanno agito prontamente e sono riuscite a bloccarlo. Dopo le formalità di rito, l’indagato è stato trasferito nel carcere di Poggioreale, dove resterà a disposizione della magistratura. L’operazione mette in evidenza la determinazione delle forze dell’ordine nel combattere il crimine, specialmente quando si tratta di reati contro la proprietà privata, che creano allerta tra i residenti.
Indagini e ricettazione
Le indagini non si sono fermate all’arresto del 27enne, poiché nei mesi precedenti la polizia aveva già identificato e denunciato due persone collegate al furto: un 34enne e sua moglie di 32 anni, anch’essi residenti nello stesso campo rom. Durante le investigazioni emerge che l’uomo era già agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico per un furto precedente. Questo fatto sottolinea la presenza di un circuito criminale attivo all’interno della comunità , dove la ricettazione di beni rubati sembra essere un fenomeno comune.
Le telecamere di sorveglianza hanno giocato un ruolo cruciale nell’identificazione degli indagati, permettendo agli investigatori di raccogliere prove inconfutabili della loro colpevolezza. Questo aspetto dell’indagine mostra l’importanza della tecnologia moderna nel supportare le forze di polizia nel loro lavoro quotidiano.
Recupero della refurtiva
Un elemento significativo della operazione è stato il recupero di quattro orologi rubati, che sono stati trovati nella baracca del 34enne durante una perquisizione effettuata dai Carabinieri. Questi beni sono stati prontamente restituiti al legittimo proprietario, segnando così una vittoria per le forze dell’ordine nella loro battaglia contro il furto e il crimine. Il recupero della refurtiva rappresenta non solo un risarcimento per la vittima, ma anche un’importante affermazione della presenza dello Stato nel territorio.
Questo evento non è isolato ma fa parte di una serie di interventi volte a sradicare il fenomeno del furto in abitazione nella zona di Varcaturo e Secondigliano. Le operazioni di polizia, spesso segnalate dai cittadini, testimoniano una collaborazione attiva tra le forze dell’ordine e la comunità locale, dove ogni gesto di denuncia contribuisce a garantire maggior sicurezza. La reazione rapida e coordinata dei Carabinieri in questa situazione difficilmente passerà inosservata e si attende ulteriore vigilanza in futuro per prevenire simili atti criminosi.
Ultimo aggiornamento il 22 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina