Mercoledì sera, alle 22:40, un evento inquietante ha scosso la stazione di Aosta. Il capostazione, mentre svolgeva le usuali operazioni di monitoraggio dei treni, ha fatto ritorno nel suo ufficio e ha fatto una scoperta allarmante: il suo telefono, lasciato incustodito sulla scrivania, era sparito. Questo furto, apparentemente banale, solleva interrogativi ben più gravi riguardo alla sicurezza dell’intera area ferroviaria.
Il furto e la denuncia
Subito dopo aver constatato l’assenza del telefono, il capostazione ha deciso di segnalare l’accaduto ai carabinieri di Aosta. La denuncia è stata formalizzata e le indagini sono immediatamente partite. Questo episodio, però, rappresenta solo la punta di un iceberg che svela una problematica ben radicata nel contesto della stazione. L’ufficio movimento, punto nevralgico per le operazioni di coordinamento su binari, dovrebbe essere un’area sicura e protetta. La possibilità che qualcuno sia riuscito a intrufolarsi e a rubare un oggetto personale dal luogo di lavoro del capostazione pone interrogativi su eventuali lacune nella sicurezza e nel controllo degli accessi.
La crescente criminalità nella zona
Di fronte a un furto di tale entità, emerge il quadro inquietante di un’area che, nel corso degli ultimi mesi, ha visto un incremento dei reati. Non solo furti, ma anche aggressioni e atti vandalici hanno reso l’ambiente circostante sempre più pericoloso. Recentemente, l’area del Movicentro è stata descritta dal sindaco Matteo Chiantore come una “zona franca“, specialmente durante le ore serali, quando il degrado sociale sembra prendere il sopravvento. Molti di coloro che quotidianamente transitano in queste aree segnalano un aumento delle incursioni criminali, rendendo l’atmosfera pesante e tesa.
Gli episodi di violenza e furto
Sono molteplici i casi preoccupanti che si sono verificati in questa porzione della città. Oltre al furto del telefono, è recente l’aggressione a due turiste indiane, derubate e spintonate mentre si trovavano sulla Via Francigena. Altri crimini includono un furto al “Buffet Stazione“, dove un gruppo di sei ladri ha forzato l’ingresso per rubare sigarette e alcolici per un valore di circa 2.000 euro. A questi si aggiungono altri atti violenti, come l’aggressione a un uomo che è stato colpito al volto e la rapina di una catenina d’oro a un quindicenne. La presenza di bottiglie rotte, rifiuti e graffiti sui muri contribuisce a un senso di degrado che permea il quartiere.
La risposta delle autorità e l’allerta dei cittadini
Con l’aumento delle denunce e le richieste di intervento da parte di residenti, pendolari e esercenti, i segnali di allerta giungono da tutte le parti. Il personale ferroviario, costretto a lavorare in un’area che sembra non garantire più alcuna sicurezza, esprime preoccupazione. Tuttavia, nonostante l’evidente gravità della situazione, alcuni funzionari, tra cui il Prefetto Donato Cafagna e il sindaco Chiantore, hanno descritto i fenomeni come una mera “percezione” di insicurezza. La distinzione tra una sensazione soggettiva e un problema oggettivo rimane un tema caldo di discussione nella comunità, ma ci sono segnali chiari che indicano la necessità di un intervento immediato e concreto per garantire la tutela degli utenti e dei lavoratori della stazione.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sofia Greco