Furto devastante a Volpiano: rubati 160 computer dalla scuola “Dante Alighieri”

Furto devastante a Volpiano: rubati 160 computer dalla scuola “Dante Alighieri”

Furto devastante alla Scuola Secondaria “Dante Alighieri” di Volpiano: 160 computer rubati, colpendo la modernizzazione tecnologica e il morale della comunità scolastica. Mobilitazione per raccogliere fondi e ripristinare i beni.
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Nella notte tra il 14 e 15 aprile 2025, un furto ha devastato la Scuola Secondaria di Primo Grado “Dante Alighieri” di Volpiano, con il furto di 160 computer portatili. La dirigente scolastica, dottoressa Stefania Prazzoli, ha espresso il suo sgomento, sottolineando il danno morale e l'impatto sulla comunità e sugli studenti. Le autorità locali - Gaeta.it

Nella notte tra il 14 e 15 aprile 2025, un grave furto ha colpito la comunità di Volpiano e ha messo in ginocchio la Scuola Secondaria di Primo Grado “Dante Alighieri”. Un gruppo di ladri ha scavalcato le barriere della sicurezza dell’istituto, portando via 160 computer portatili, un colpo che segna un duro colpo alla modernizzazione tecnologica della scuola.

l’intrusione nei locali scolastici

Nella mattina del 15 aprile, il personale scolastico si è trovato a dover fronteggiare uno scenario desolante. Le prime luci del giorno rivelavano i segni di un’irruzione violenta: la porta d’ingresso era stata forzata e gli oggetti erano sparsi nei corridoi. È evidente che i ladri si erano presi del tempo per rovistare, cercando non solo i computer, ma anche effetti personali lasciati dagli studenti nelle aule. La scoperta più scioccante si è rivelata essere gli armadi destinati ai dispositivi tecnologici, completamente svuotati e danneggiati. Un atto che ha distrutto in pochi ore un progetto di innovazione e modernizzazione che aveva richiesto anni di pianificazione e impegno da parte della comunità scolastica.

i danni provocati

Un’analisi preliminare dei danni evidenzia non solo la perdita economica ma anche il danno morale inflitto alla comunità e agli studenti. È un chiaro attacco alla possibilità di un futuro migliore attraverso l’istruzione.

la reazione della dirigente scolastica

La dirigente, dottoressa Stefania Prazzoli, ha espresso il suo profondo sgomento per la situazione. “Hanno rubato il futuro ai nostri ragazzi. È triste vedere tutto ciò che avevamo costruito andato in fumo in una sola notte”, ha dichiarato. I sentimenti di impotenza sono palpabili, con molti membri del personale che si sentono privati non solo dei beni materiali, ma anche dei valori e degli ideali educativi che la scuola rappresentava. È importante notare che, tra i beni rubati, c’era anche la tastiera di un’alunna disabile, un esempio concreto di come il furto abbia colpito non solo le tecnologie, ma anche l’inclusione e l’accessibilità per gli studenti con disabilità.

l’impatto del furto

La dottoressa Prazzoli ha dettagliato che il furto non ha solo un valore economico, ma ha anche effetti devastanti sul morale di una comunità a cui era stata data l’occasione di evolversi attraverso la tecnologia. La scuola, in effetti, stava seguendo un percorso di digitalizzazione grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed ora questo progetto è fermo, con un impatto emozionale difficile da misurare.

l’indagine di polizia e il supporto della comunità

I Carabinieri sono rapidamente intervenuti per raccogliere informazioni e condurre un’indagine. Il sindaco Giovanni Panichelli ha dichiarato l’importanza degli investimenti tecnologici per la scolarizzazione dei giovani. Insieme al corpo di polizia, ha esaminato i danni e ha mostrato il suo sostegno alla comunità scolastica. “È un attacco non solo alla nostra scuola, ma anche ai sogni di una generazione”, ha affermato, evidenziando il danno subito da un investimento significativo volto a migliorare l’istruzione.

atmosfera di desolazione

Tra il corpo docente e gli alunni c’era un’atmosfera di desolazione. Una docente ha commentato la situazione con rassegnazione, esprimendo il sentire comune di dolore e tristezza diffuso, quasi come un lutto collettivo. L’impatto del furto trascende il valore monetario: ha minato la fiducia nelle istituzioni e nella sicurezza del luogo dove i giovani passano gran parte del loro tempo.

un appello alla ripresa e alla solidarietà

Nonostante il colpo subito, il messaggio di resilienza è già emerso. La dirigente ha sottolineato l’importanza di non lasciarsi sopraffare dalla rassegnazione: “Dobbiamo dimostrare ai nostri ragazzi che la scuola è un luogo di costruzione. Stiamo pensando a iniziative per recuperare quello che abbiamo perso, per ricostruire”, ha affermato.

mobilitazione della comunità

La comunità di Volpiano ha iniziato a mobilitarsi per organizzare eventi di raccolta fondi. Questi eventi aperti a tutti mirano a raccogliere risorse per ripristinare il materiale tecnologico sottratto e a garantire che gli studenti continuino il loro percorso educativo senza interruzioni.

Le autorità scolastiche e locali stanno facendo appello a tutta la cittadinanza per unirsi a questa causa. È ora di mostrare che la comunità non si lascia abbattere da un gesto vile. La scuola dovrebbe restare un luogo di crescita, apprendimento e sicurezza, e ogni sforzo è vitale per ricostruire i sogni e le aspirazioni di migliaia di studenti.

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