Un episodio di furto e estorsione ha scosso la comunità di Mandatoriccio, dove un 40enne è stato arrestato dai carabinieri. L’accaduto, che ha coinvolto un ragazzo del luogo e suo padre, ha sfociato in minacce e pressioni economiche per il recupero di una moto di cross. Le indagini condotte dai militari, in coordinamento con la Procura di Castrovillari, hanno portato all’applicazione di un braccialetto elettronico per l’indagato, accusato di furto aggravato e estorsione.
Il furto della moto e le minacce iniziali
I fatti di giugno
Tutto è iniziato alla fine di giugno, quando un giovane residente a Mandatoriccio ha subito il furto della sua moto di cross. Questo furto ha rappresentato l’inizio di un incubo per il ragazzo e suo padre, che si sono trovati improvvisamente a fare i conti con un’estorsione. Secondo le ricostruzioni, immediatamente dopo il furto, l’indagato ha contattato le vittime, intimando loro di pagare una somma di denaro per il ritorno del mezzo.
Pressioni e richieste economiche
Il padre e il giovane sono stati costretti a subire una serie di richieste economiche, in un contesto di crescente pressione e minacce. Benché abbiano effettuato un pagamento per recuperare la moto, il valore del mezzo superava di gran lunga la somma richiesta. Una volta riottenuto, però, il ragazzo ha scoperto che la moto era stata danneggiata, con evidenti segni di vandalismo sia alla carrozzeria che alle componenti meccaniche.
L’escalation delle richieste estorsive
Continuazione delle minacce
Nonostante il primo recupero della moto, l’indagato ha continuato a esercitare pressioni sulle vittime. Le richieste estorsive sono aumentate, il che ha ulteriormente aggravato la situazione. Secondo gli investigatori, l’indagato avrebbe insistito per ottenere somme consistenti, rendendo la situazione insostenibile per il ragazzo e la sua famiglia.
L’intimidazione sistematica
Le indagini hanno rivelato che le richieste non si limitavano a un’unica occasione, ma che l’indagato ha continuato a sollecitare pagamenti attraverso una serie di minacce e intimidazioni. Le vittime, spaventate, si sono trovate intrappolate in un circolo vizioso, senza sapere come liberarsene.
L’intervento delle forze dell’ordine
Indagini dei carabinieri
Le indagini sono state avviate dai carabinieri della Stazione di Mandatoriccio, che hanno raccolto prove concrete contro l’indagato. Attraverso una serie di testimonianze e elementi di prova, le forze dell’ordine hanno costruito un quadro chiaro della situazione, evidenziando le modalità attraverso cui il 40enne stava operando.
Provvedimento cautelare
A seguito delle evidenze raccolte, la Procura di Castrovillari ha richiesto un provvedimento cautelare al Gip. Il giudice ha considerato le accuse attendibili e ha disposto, pertanto, gli arresti domiciliari per l’indagato, dotandolo del braccialetto elettronico. Questo provvedimento mira a prevenire ulteriori atti di intimidazione nei confronti delle vittime e a garantire la sicurezza della comunità locale.
Questa serie di eventi sfortunati mette in luce non solo il fenomeno dell’estorsione, ma anche la prontezza delle forze dell’ordine nel intervenire e dare il giusto supporto alle vittime. A Mandatoriccio si fa sempre più forte l’appello alla legalità e alla difesa dei diritti dei cittadini.