Furto in gioielleria ad Aprilia: arrestata una dipendente dopo la scoperta di un furto da 200 mila euro

Furto in gioielleria ad Aprilia: arrestata una dipendente dopo la scoperta di un furto da 200 mila euro

Furto aggravato in una gioielleria di Aprilia: una dipendente arrestata con refurtiva per oltre 200.000 euro, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e l’affidabilità nel settore commerciale locale.
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Furto in gioielleria ad Aprilia: arrestata una dipendente dopo la scoperta di un furto da 200 mila euro - Gaeta.it

Ad Aprilia, un caso di furto aggravato ha scosso la tranquillità della comunità locale. A essere coinvolta è stata una dipendente di una gioielleria, sorpresa mentre portava via valori da un negozio, dando così avvio a un intervento tempestivo da parte delle autorità. Questo episodio non solo mette in evidenza la vulnerabilità del settore, ma anche le misure intraprese per garantire la sicurezza nel commercio locale.

La scoperta del furto

Il furto è stato scoperto dal titolare della gioielleria Andolfi, il quale ha notato la sua dipendente di 49 anni mentre stava trafugando oggetti in oro. In seguito a questa scoperta, il proprietario ha immediatamente contattato i Carabinieri tramite il numero di emergenza 112 N.U.E. I militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Aprilia sono accorsi rapidamente sul posto. Alla loro arrivo, la donna è stata perquisita e sono stati trovati dei monili di ingente valore, per un totale di circa 60 mila euro.

L’intervento dei Carabinieri si è rivelato cruciale non solo per fermare il furto in atto, ma anche per raccogliere prove e informazioni su una potenziale attività criminosa più ampia. Durante la perquisizione, è emerso che la dipendente non era alla sua prima infrazione.

Il rinvenimento della refurtiva

Non contenti di quanto trovato solo nel negozio, i Carabinieri hanno esteso le loro indagini anche all’abitazione della 49enne. Questo si è rivelato un passo fondamentale, poiché nel suo appartamento sono stati scoperti ulteriori oggetti di valore, frutto di furti precedenti. La refurtiva rinvenuta è stata valutata attorno ai 140.000 euro, un ammontare che ha sorpreso non solo le forze dell’ordine, ma anche il titolare della gioielleria.

L’ammontare complessivo dei furti stimato supera quindi i 200.000 euro, un dato che mette in discussione la sicurezza del sistema di sorveglianza e fiducia dei dipendenti. I gioielli, alcuni dei quali ancora con l’etichetta del negozio, sono stati identificati e restituiti al proprietario, sottolineando l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine.

Conseguenze legali e reazioni

A seguito di queste scoperte, la dipendente è stata arrestata e, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, posta agli arresti domiciliari. Già in fase di indagine, è attesa l’udienza di convalida con rito direttissimo che si svolgerà nei prossimi giorni. Questo processo legale segna un punto cruciale non solo per la 49enne, ma serve anche da monito per altri commercianti e dipendenti del settore.

Il titolare della gioielleria, ora sollevato per aver riesumato i suoi beni, ha manifestato la sua gratitudine ai carabinieri per la prontezza e la professionalità dimostrata. Ma questo caso solleva interrogativi sull’affidabilità delle risorse umane nel commercio e sull’importanza di strategie preventive efficaci per proteggere le attività commerciali da intrusioni interne.

Storia e svolgimenti come questi rivelano la realtà complessa in cui operano i negozi e la necessità di implementare controlli più rigorosi per tutelare beni e lavoratori. Aprilia si trova ora a dover riflettere su come affrontare tali problematiche per garantire un ambiente commerciale sicuro per tutti.

Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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