Furto nella Cattedrale di San Cetteo: la Polizia recupera il Bambinello rubato in meno di 24 ore

Furto nella Cattedrale di San Cetteo: la Polizia recupera il Bambinello rubato in meno di 24 ore

Furto del Bambinello nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara: recuperato rapidamente dalla Polizia, l’episodio evidenzia l’importanza della vigilanza per la sicurezza dei luoghi di culto.
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Furto nella Cattedrale di San Cetteo: la Polizia recupera il Bambinello rubato in meno di 24 ore - Gaeta.it

La notizia del furto del Bambinello dal presepe allestito nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara ha suscitato grande indignazione tra i fedeli e la comunità locale. L’incidente è avvenuto sabato 11 gennaio, ma le forze dell’ordine sono riuscite a recuperare il prezioso manufatto in tempi record grazie a un’accurata indagine condotta dalla Polizia di Stato. Questo evento mette in luce l’importanza della vigilanza e della prontezza delle istituzioni nel garantire la sicurezza dei luoghi di culto.

Il furto: un atto squallido in un luogo di fede

Il furto si è verificato nel pomeriggio di sabato, quando un uomo è entrato indisturbato nella Cattedrale di San Cetteo. Sfruttando l’assenza di visitatori, ha sottratto non solo il Bambinello presente nel presepe, ma anche candele ad olio e altri oggetti sacri. Le immagini del sistema di videosorveglianza hanno rivelato che, intorno alle ore 16, il soggetto ha preso di mira il presepe, dimostrando un comportamento audace, che ha sconvolto la comunità religiosa.

Il colpo ha destato subito preoccupazione tra i fedeli che frequentano abitualmente la cattedrale, un luogo simbolico per la nostra città. Le indagini sono iniziate immediatamente e hanno visto una forte mobilitazione delle forze di polizia, tra cui gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti che si sono subito messi in azione per compiere accertamenti e ricostruire quanto accaduto.

L’indagine e il veloce recupero del Bambinello

Le forze di polizia, dopo una rapida analisi delle immagini di videosorveglianza, sono riuscite a elaborare una descrizione precisa dell’individuo sospettato. Nella mattinata successiva al furto, un uomo corrispondente alle lettere somatiche fornite è stato avvistato nelle vicinanze della cattedrale. Gli agenti non hanno perso tempo e hanno immediatamente fermato il sospetto per procedere alla sua identificazione.

Il quarantacinquenne, di origini locali, ha cercato di depistare gli investigatori affermando di aver passato il gruppo di oggetti rubati ad altri, ma le sue giustificazioni non hanno convinto gli agenti. Quest’ultimi, infatti, hanno utilizzato la loro esperienza e deduzione per intraprendere ulteriori controlli. La determinazione degli agenti ha portato all’individuazione del luogo di residenza dell’uomo, che si è rivelato cruciale nelle indagini.

La scoperta finale: il Bambinello ritrovato

Gli agenti della Polizia di Stato si sono recati all’abitazione del sospetto, dove hanno effettuato un controllo per verificare la presenza degli oggetti rubati. La loro intuizione ha dato risultati positivi: sono stati rinvenuti vari oggetti rubati vicino all’immobile. La perquisizione ha portato alla scoperta del Bambinello, ritrovato su un mobile. La scena che si è presentata agli agenti era quella di un oggetto che attendeva il suo ritorno in un ambiente sacro.

Al termine della serie di accertamenti, il presunto ladro è stato denunciato per furto aggravato. La rapidità dell’intervento delle forze dell’ordine ha dimostrato come, anche in situazioni di questo tipo, la giustizia possa avere il suo corso, ripristinando la speranza e la sicurezza nella comunità. Questa vicenda non solo ha visto il recupero dell’oggetto sacro, ma ha anche messo in evidenza il lavoro instancabile dei poliziotti nel proteggere i luoghi di culto e le tradizioni locali.

Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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