Un’incursione notturna nei locali delle scuole primarie di Castelvenere, un comune in provincia di Benevento, ha lasciato la comunità locale sotto shock. Nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 2025, un gruppo di ladri è riuscito ad entrare nella struttura scolastica, portando via 18 computer destinati agli studenti. Il colpo è stato scoperto dal personale della scuola, che ha immediatamente dato l’allerta.
L’intervento delle autorità e l’emergenza sicurezza
Dopo la segnalazione, il sindaco Alessandro Di Santo si è recato sul luogo del furto per seguire da vicino le operazioni di verifica. Al suo arrivo, ha trovato i carabinieri già all’opera per analizzare la situazione. Gli agenti stanno esaminando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, con l’obbiettivo di identificare i responsabili e ricostruire la dinamica del furto.
Il furto ha sollevato parecchie preoccupazioni tra i genitori e gli insegnanti, che vedono nel colpo una minaccia alla sicurezza dei loro figli e un danno concreto all’attività didattica. Infatti, la mancanza di computer rappresenta un ostacolo significativo per il corretto svolgimento delle lezioni. Gli strumenti rubati erano in parte fondamentali soprattutto per l’insegnamento delle materie tecnologiche e informatiche.
La reazione della comunità e il coinvolgimento delle istituzioni
L’episodio ha suscitato una forte reazione in tutto il paese. La comunità di Castelvenere si è mobilitata, chiedendo alle istituzioni locali e nazionali di aumentare le misure di sicurezza nelle scuole. L’evento ha spinto anche a una riflessione più ampia sulla sicurezza degli edifici pubblici e sull’importanza di garantire la protezione di ciò che appartiene alla collettività.
Le scuole non sono solo luoghi di educazione, ma anche spazi in cui i ragazzi crescono, imparano socialità e rispetto. Il furto dei computer, quindi, ha colpito non solo dal punto di vista economico, ma anche nel morale della comunità. I docenti e gli amministratori scolastici si sono già attivati per trovare soluzioni alternative per garantire la continuità delle lezioni e l’uso delle tecnologie da parte degli studenti.
Inchiesta in corso e speranze di recupero
Le indagini da parte delle forze dell’ordine sono in corso. I carabinieri hanno già iniziato a contattare i commercianti locali e i negozi di elettronica per raccogliere informazioni su possibili transazioni sospette. L’operazione mira non solo a riportare alla scuola i computer rubati, bensì anche a prelevare informazioni utili per fermare i ladri.
La comunità si augura che le indagini possano portare a una rapida soluzione del caso, ripristinando non solo la sicurezza, ma anche la tranquillità degli studenti e delle loro famiglie. Un furto di questo genere, purtroppo non raro, evidenzia l’importanza di un costante monitoraggio e di misure di prevenzione efficaci per proteggere gli spazi dedicati all’istruzione e alla crescita dei giovani.