Futura Vacanze sta intraprendendo un interessante percorso di sviluppo, passando da una tradizionale operatività di tour operating a una gestione più diretta delle proprie strutture. Questo cambiamento, che ha visto la compagnia superare i 100 milioni di euro di fatturato nell’anno passato, richiede una ristrutturazione aziendale per rispondere alle nuove sfide del mercato e migliorare la marginalità .
L’ingresso di un nuovo management: Stefano Maria Simei
Stefano Maria Simei, nominato general manager a dicembre, gioca un ruolo chiave in questo passaggio. Con un passato in un’importante azienda del settore, afferma di voler lasciarsi alle spalle il suo precedente legame lavorativo per concentrarsi sulle potenzialità offerte dalla nuova avventura. La visione che condivide con Stefano Brunetti, amministratore unico di Futura Vacanze, è ambiziosa: crescere sia in revenue che in posizionamento di mercato. Per il prossimo anno, l’obiettivo è un incremento del 25% nei ricavi, alimentato dalla ripresa del mercato egiziano e da una strategia di lungo periodo.
Un piano industriale a lungo termine
Futura Vacanze sta progettando un piano industriale di quattro-cinque anni, previsto per la fine dell’anno fiscale al 31 ottobre. Questo piano prevede la ristrutturazione della compagnia in forma di holding, suddividendo l’attività in tre diverse unità : tour operating, gestione alberghiera e asset management del real estate. Questa mossa permetterà un maggiore focus sui ricavi e sulla diversificazione dei servizi.
La compagnia non si limita più solo al tour operating; si stima che circa 20 milioni di euro del fatturato provengano dalla gestione diretta dei villaggi. Recentemente, Futura ha acquisito l’Una Hotel di Folgarida, un albergo da 120 camere che verrà ristrutturato e riposizionato sotto il brand Futura nei prossimi due anni.
Opportunità di sviluppo e investimento
Il settore dell’ospitalità è noto per la sua marginalità variabile, con la gestione alberghiera che può mitigare l’impatto dei cicli economici negativi. L’azienda vuole capitalizzare su questo spostamento, puntando su un’espansione internazionale, soprattutto verso mercati che storicamente attraggono i turisti italiani. In Italia, si prevede una razionalizzazione dei prodotti offerti per meglio adattarsi alle esigenze del mercato locale.
Simei usa la metafora del bambù per descrivere l’attuale fase di Futura Vacanze: per crescere, il bambù deve fare dei nodi. In questo momento, la compagnia è alla ricerca delle giuste strategie e alleanze per realizzare una crescita sostenibile negli anni a venire.
Futura Vacanze si sta quindi preparando a modernizzarsi e a posizionarsi come un attore rilevante nel mercato del turismo, mirando a un futuro dove la gestione diretta delle strutture diventi un elemento distintivo della sua offerta.