Futuro di Stellantis: il governo campano e i sindacati si confrontano sullo stabilimento di Pomigliano

Futuro di Stellantis: il governo campano e i sindacati si confrontano sullo stabilimento di Pomigliano

Incontro tra il governatore De Luca e i sindacati sul futuro di Stellantis a Pomigliano d’Arco: ripresa della produzione, preoccupazioni per l’occupazione e necessità di piani a lungo termine.
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Futuro di Stellantis: il governo campano e i sindacati si confrontano sullo stabilimento di Pomigliano - Gaeta.it

Il recente incontro tra il governatore campano Vincenzo De Luca e i sindacati ha portato alla luce questioni cruciali riguardo al futuro di Stellantis e in particolare allo stabilimento di Pomigliano d’Arco. Mentre la produzione delle iconiche Panda e Alfa Romeo Tonale sta per riprendere, emergono preoccupazioni su piani a lungo termine e sulla capacità di mantenere i posti di lavoro nel settore automotive in Campania. L’incontro è un importante passo verso il tavolo di discussione romano previsto nella prossima settimana, dove si spera di trovare soluzioni concrete per le sfide che attendono il settore.

Normale ripresa della produzione a Pomigliano

Dopo un periodo di incertezze, il sito produttivo di Pomigliano si prepara a tornare ai ritmi consueti con il rilancio della produzione di modelli come la Panda e l’Alfa Romeo Tonale. Questo sviluppo offre un giusto sospiro di sollievo ai lavoratori impegnati nel settore, ma il clima resta comunque di attesa per ulteriori dettagli sul futuro della produzione. La riunione con De Luca ha rappresentato una occasione per discutere di questioni più ampie che vanno oltre la semplice ripresa dei turni di lavoro.

In questo contesto, i leader sindacali Alessandro Sgambati e Crescenzo Auriemma, della Uil e della Uilm Campania, hanno accolto positivamente l’incontro con De Luca, manifestando la necessità di un dialogo aperto e costruttivo. La loro volontà di confermare gli impegni precedentemente assunti dal Ministro Urso su Stellantis sottolinea la volontà di mantenere la stabilità dell’occupazione e migliorare le condizioni di lavoro, dimostrando così un forte attaccamento ai diritti dei lavoratori.

Le sfide del settore automotive in Campania

La situazione del settore automotive in Campania è complessa e necessita di un’approfondita riflessione. Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania, ha sollevato preoccupazioni relative alla mancanza di certezze sui modelli da realizzare nello stabilimento di Pomigliano e in quello di Pratola Serra. C’è il rischio di rimanere incastrati tra obiettivi produttivi ambiziosi, come quello di raggiungere il milione di autovetture, e la non definizione dei piani di sviluppo futuri.

Oltre alla questione dei modelli, c’è anche il timore per i posti di lavoro: si stima che il settore automotive in Campania impieghi circa 20.000 persone tra diretti e indiretti. La richiesta di risposte immediate e di un piano di produzione chiaro è fondamentale per garantire non soltanto la continuità produttiva, ma anche la sicurezza occupazionale. Le difficoltà recenti hanno portato alla ristrutturazione di alcune aziende nel campo automotive, e la riflessione su come affrontare queste problematiche sta diventando sempre più urgente.

Opportunità di sviluppo e riconversione

Durante il confronto, è emersa anche la disponibilità della Regione Campania a lavorare per migliorare l’impatto ambientale degli stabilimenti e il loro consumo energetico. Doriana Buonavita, segretaria della Cisl Campania, ha evidenziato l’importanza di non fermarsi al mero confronto di oggi, sottolineando la necessità di avviare politiche attive che favoriscano la formazione professionale e la riconversione delle competenze.

L’adeguamento alle nuove tecnologie come l’elettrico è fondamentale per garantire un futuro prospero per i lavoratori del settore. Ma non basta: è necessaria una visione più ampia che contempli percorsi lavorativi alternativi, in considerazione del fatto che le multinazionali stanno già dismettendo siti produttivi in altre parti d’Italia. Con la Cig che scade tra quattro mesi, il tempo per prendere decisioni strategiche sui futuri progetti è limitato.

Mentre il tavolo romano si avvicina, la Campania è determinata a farsi portavoce delle sue esigenze e aspettative, sperando di essere protagonista nei prossimi passaggi decisivi per il futuro dello stabilimento di Pomigliano e per il settore automotive in generale. La volontà collettiva di affrontare le sfide attuali e future renderà più forte la voce della regione, un aspetto cruciale per creare opportunità di lavoro e crescita.

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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