L’evento del G7 Agricoltura, previsto a Siracusa, si profila come un’occasione cruciale per discutere le politiche agricole globali e la tutela delle imprese italiane. Il Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni, ha evidenziato nel corso di un’intervista i recenti progressi legislativi che mirano a rafforzare la competitività del settore agroalimentare italiano. L’attenzione sarà rivolta a come affrontare le sfide ambientali senza compromettere la qualità delle filiere produttive.
i recenti progressi legislativi e il loro impatto
Legge del 15 marzo 2024 numero 36
Tra i risultati più significativi del lavoro svolto dal Governo e dalla Lega, è stata citata la Legge del 15 marzo 2024, numero 36. Questa normativa ha posto al centro della scena i giovani agricoltori, con l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale in un settore che rappresenta un pilastro dell’economia italiana. L’inserimento di figure giovani e nuove si propone di iniettare fresche idee e innovazione, in modo da affrontare le sfide moderne del mercato agricolo.
Normativa sulla carne sintetica
Un altro punto cruciale emerso è la regolamentazione riguardante la carne sintetica, espressamente vietata dalla nuova legge. Tale provvedimento nasce dalla necessità di proteggere la tradizione alimentare italiana e garantire che i prodotti offerti al consumatore rappresentino un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. L’atteggiamento restrittivo nei confronti di scelte alimentari considerate non sostenibili è visto come un modo per mantenere alta la qualità e l’integrità del patrimonio gastronomico del Paese.
le sfide per gli agricoltori e gli allevatori
Costi dell’ideologia ambientale
Negli ultimi anni, gli agricoltori e gli allevatori italiani hanno dovuto affrontare crescenti difficoltà economiche, generate da un’ideologia ambientalista che non sempre si è dimostrata realistica. Carloni ha sottolineato come il costo di queste scelte possa ricadere pesantemente sulle spalle delle imprese, mettendo in discussione la loro sostenibilità . Le misure normative che hanno influenzato il settore potrebbero aver avuto buone intenzioni, ma hanno finito per compromettere parte del tessuto produttivo, a favore di politiche che non hanno tenuto conto delle specificità del settore agroalimentare.
L’importanza della competitivitÃ
Ripristinare un equilibrio tra le esigenze ambientali e la competitività è diventato un imperativo per il futuro. Gli agricoltori italiani, che già operano in un contesto complesso a causa della concorrenza internazionale, necessitano di un ambiente normativo stabile e favorevole. In tempi di crisi, mantenere la competitività è essenziale per la sopravvivenza del settore. Sarà cruciale sviluppare politiche che consentano di tutelare l’ambiente senza compromettere la capacità delle aziende di operare in modo proficuo.
l’importanza del g7 agricoltura di siracusa
Un’occasione per il dialogo politico
Il G7 Agricoltura rappresenta una piattaforma strategica non solo per affrontare le problematiche locali, ma anche per collocare la questione agroalimentare italiana nel dibattito politico globale. Carloni ha sollecitato un ritorno al buon senso, fondamentale per ridiscutere le priorità politiche e focalizzarsi sull’importanza della qualità delle filiere agricole. L’evento si propone di mettere in luce come una filiera agroalimentare d’eccellenza possa portare benefici non solo nazionali, ma anche sul palcoscenico internazionale, contando su un know-how apprezzato e coperto da certificazioni riconosciute.
Valorizzazione del cibo italiano
La qualità del cibo italiano è frutto di un sistema produttivo che ha saputo, nel tempo, affermarsi grazie a metodi sostenibili e tradizionali. La valorizzazione di questa eccellenza richiede un impegno condiviso. Durante il G7, si cercherà di elaborare strategie che mettano in primo piano la qualità e la tracciabilità dei prodotti, rendendo il cibo italiano non solo un simbolo di qualità , ma anche un volano per l’economia locale. Il confronto a livello internazionale è quindi fondamentale per progettare un futuro in cui le politiche agricole siano sostenibili e redditizie.
Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Laura Rossi