G7 Agricoltura a Siracusa: l'appuntamento chiave per il futuro del settore primario

G7 Agricoltura a Siracusa: l’appuntamento chiave per il futuro del settore primario

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G7 Agricoltura a Siracusa: l'appuntamento chiave per il futuro del settore primario - Fonte: Agenfood | Gaeta.it

L’imminente G7 Agricoltura, in programma a Siracusa dal 21 settembre, rappresenta un’importante opportunità per l’Italia e il suo settore agricolo. Questo incontro di rilevanza internazionale vedrà la partecipazione di numerosi stakeholders, operatori e stand che presenteranno le eccellenze della nostra agricoltura, pesca, acquacoltura e settore vivaistico/forestale. In questo articolo esploreremo l’importanza di quest’evento, i temi principali in discussione e le problematiche acute legate alla crisi idrica della Sicilia.

il G7 agricoltura: un evento di portata mondiale

Il G7 Agricoltura che si svolgerà nell’isola di Ortigia è molto più di un semplice incontro tra rappresentanti di paesi. Questo evento mira a promuovere la cooperazione internazionale e a discutere questioni vitali come l’innovazione tecnologica nel settore agricolo e la sostenibilità della pesca. Parteciperanno non solo i rappresentanti dei governi, ma anche organizzazioni e operatori economici che si occupano di produzione alimentare e gestione dei territori.

A Siracusa, il focus si concentrerà sulla necessità di sviluppare politiche agricole che possano sostenere i paesi in via di sviluppo, garantendo al contempo una reciprocità commerciale vantaggiosa. È fondamentale che l’Italia non solo presenti le proprie eccellenze, ma si impegni anche a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con le realtà più vulnerabili.

un’occasione per la Sicilia: agricoltura e crisi idrica

Andrea Tiso, presidente di Confeuro, ha enfatizzato l’importanza di utilizzare il G7 come un palcoscenico per discutere non solo delle opportunità legate all’agricoltura, ma anche delle difficoltà affrontate dalla Sicilia, in particolare per quanto riguarda la crisi idrica. Quest’estate scorsa, infatti, l’isola ha sperimentato una carenza d’acqua senza precedenti, segnando un periodo critico per l’agricoltura locale e la vita quotidiana degli abitanti.

Grazie alle cronache locali e nazionali, è emerso un quadro allarmante: autobotti che si muovono per le strade per rifornire le abitazioni e le aziende agricole, razionamenti d’acqua in molte città e un’infrastruttura obsoleta che non riesce a mettere in sicurezza le risorse idriche. L’appello di Confeuro è chiaro: il governo e il ministro Lollobrigida devono cogliere l’occasione del G7 per sollevare la questione dell’altra Sicilia, quella agricola e sociale, auspicando un cambio di paradigma nella gestione delle risorse.

il futuro della sicilia: soluzioni per il rilancio

In un contesto in cui il G7 si profila come una vetrina globale, è fondamentale non perdere di vista le necessità urgenti della Sicilia e del Meridione. Tiso ha messo in guardia contro il rischio di relegare le problematiche locali in un angolo, facendo apparire l’evento come un esempio di eccellenza mentre il territorio continua a soffrire.

L’attenzione deve essere rivolta al rilancio del settore primario, che non può prescindere dal riconoscimento delle sfide quotidiane a cui sono esposte le comunità locali. L’auspicio è che l’evento di Siracusa diventi un momento di riflessione e di proposta concreta per superare la crisi idrica e le difficoltà che minacciano l’agricoltura siciliana.

Il G7 Agricoltura a Ortigia potrebbe quindi rivelarsi un crocevia decisivo, non solo per il presente, ma anche per il futuro delle politiche agricole in Italia e, più in generale, nel Mediterraneo. Gli occhi saranno puntati su come il governo italiano saprà rispondere a queste istanze, dando voce alle reali esigenze di una Sicilia in difficoltà.

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Laura Rossi

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