La tappa di Pompei prevista per il G7 Cultura, programmata dal 19 al 21 settembre in Campania, è ora incerta a causa di preoccupazioni riguardanti l’organizzazione dell’evento e la sicurezza delle delegazioni. Dopo le recenti rivelazioni relative ai preparativi, si prevede che l’evento iconico non si svolgerà come pianificato, spostando l’attenzione su Napoli e sui cambiamenti nel programma.
Il programma iniziale del G7 Cultura
Dettagli dell’evento a Pompei
Inizialmente, il programma del G7 prevedeva una serie di eventi di alta rilevanza, con Pompei che si profilava come una delle tappe principali. Come riportato dall’agenzia ANSA, la serata a Pompei avrebbe dovuto iniziare il 20 settembre, dopo una giornata di lavori ufficiali al Museo Archeologico di Napoli. A seguire, le delegazioni dovevano trasferirsi per una visita agli scavi di Pompei, accompagnate dalla musica dell’Orchestra Scarlatti di Napoli, diretta da Beatrice Venezi, e culminando con una cena nella storica Palestra Grande.
Il vertice culminava con ulteriori eventi al Palazzo Reale, dove i leader delle delegazioni avrebbero dovuto discutere temi culturali di rilevanza mondiale. Tuttavia, categoriche dichiarazioni e fughe di notizie hanno sollevato domande sulla fattibilità di questo ambizioso programma.
Incertezze sull’organizzazione
Le recenti rivelazioni di un’e-mail inviata da Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, hanno infiammato le speculazioni riguardo all’organizzazione del vertice. L’e-mail, che coinvolgeva anche Maria Rosaria Boccia, ha portato a fraintendimenti e malintesi, contribuendo a creare un clima di incertezza attorno all’evento. Inoltre, la presenza di Boccia a incontri che trattavano tematiche legate al G7 e la pubblicazione di immagini sui social media hanno portato a ulteriori dubbi.
Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, ha insistito nel negare che ci fossero discussioni relative alla sicurezza durante tali incontri, cercando di chiarire la situazione. Tuttavia, le dichiarazioni di Sangiuliano sono state contraddette da Boccia attraverso i suoi canali social, creando una frattura nel comunicato ufficiale del governo.
Cambiamenti in vista e proposta di Napoli
Spostamento a Napoli
Alla luce della crescente confusione e delle problematiche emerse, pare ormai certo che il programma dovrà subire modifiche sostanziali. Un’idea originale di spostare la tappa del G7 a Positano è stata abbandonata, come confermato dallo stesso Sangiuliano. La decisione, presumibilmente assunta in precedenti conferenze, si basa su considerazioni logistiche e di contenimento dei costi, imperativi in queste circostanze.
Riorganizzazione delle attività
Il ministro ha dichiarato che ulteriori riunioni operative si terranno nei prossimi giorni per definire i dettagli rimanenti del programma, suggerendo una probabile conclusione dell’evento interamente a Napoli. Nonostante le sfide affrontate, Napoli rappresenta comunque una straordinaria cornice per ospitare un evento di tale portata, mantenendo viva l’attenzione internazionale sulla cultura e il patrimonio italiano.
La riorganizzazione del G7 Cultura a Napoli, piuttosto che a Pompei, non solo evidenzia un adattamento necessario a fronte delle difficoltà attuali, ma sottolinea anche l’importanza di un approccio proattivo nell’affrontare questioni organizzative e di sicurezza in contesti così rilevanti. Con un occhio ai dettagli e una pianificazione attenta, si spera che il vertice possa procedere senza ulteriori intoppi.