G7 della Cultura a Napoli: il sostegno all'Ucraina al centro delle celebrazioni

G7 della Cultura a Napoli: il sostegno all’Ucraina al centro delle celebrazioni

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G7 della Cultura a Napoli: il sostegno all'Ucraina al centro delle celebrazioni - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Il recente G7 della Cultura, tenutosi a Napoli, ha visto riuniti i rappresentanti delle democrazie liberali per discutere di temi culturali, ma con un forte focus politico su sostegno all’Ucraina. Mentre Ursula von der Leyen ha presentato un prestito significativo di 35 miliardi di euro per Kiev, i partecipanti hanno trasformato l’incontro in una manifestazione di unità contro le aggressioni culturali e militari della Russia. L’attenzione è stata rivolta non solo alla cultura come valore primario, ma anche alla protezione e ricostruzione del patrimonio culturale ucraino.

Ucraina al centro del G7 della Cultura

Un’apertura simbolica

Il summit è stato aperto dal ministro della Cultura dell’Ucraina, con l’intenzione di sottolineare che anche nel contesto culturale, l’attenzione va rivolta alle necessità fondamentali di un Paese in guerra. Il ministro italiano, Alessandro Giuli, ha rimarcato l’importanza di questo messaggio durante il suo discorso di apertura, evidenziando che la tutela dei beni culturali ucraini è fondamentale non solo per l’Ucraina, ma per tutta la cultura europea e mondiale. Giuli aveva già anticipato l’importanza di questo evento in una conversazione telefonica con il collega ucraino Mikola Tochytskyi, sottolineando l’impegno dell’Italia nella salvaguardia e nella ricostruzione del patrimonio culturale del Paese aggredito.

L’impegno dell’Italia

Giuli ha reso noto che l’Italia ha già avviato progetti di supporto per l’Ucraina, partendo da un’esperienza pregressa: la sua visita a Odessa e i tentativi di valutare i danni inflitti ai beni storico-artistici durante il conflitto. La Cattedrale della Trasfigurazione, simbolo di un’arte sofferta, è stata uno dei siti visitati da Giuli nel suo precedente incarico. In questo nuovo ruolo, mira a continuare l’opera di protezione culturale, ritenendo cruciale combattere contro l’aggressione russa, definita una violazione dei diritti fondamentali del popolo ucraino e un attacco alla democrazia.

Messaggi di unità culturale

L’impatto della guerra sulla cultura

Durante l’assemblea, il ministro Giuli ha posto l’accento sulla necessità di proteggere l’identità culturale ucraina, minacciata dalla guerra e dai tentativi di cancellazione da parte della Russia. “Questo conflitto è un tentativo di erodere i più basilari diritti umani e libertà,” ha detto, promettendo un messaggio chiaro e forte per la protezione della cultura ucraina da Napoli. Nonostante il summit fosse incentrato su questioni culturali, è diventato un palcoscenico significativo per discutere il futuro politico e culturale dell’Ucraina.

Riconoscimenti simbolici

In un simbolico gesto di supporto, al ministro Tochytskyi è stata donata una medaglia commemorativa per i due anni di resistenza ucraina, creata appositamente dalla Zecca italiana. Il ricavato della vendita della medaglia sarà destinato a sostenere le attività dell’ospedale pediatrico di Leopoli. Questo atto dimostra la volontà delle nazioni partecipanti di andare oltre le parole e di passare all’azione concreta nel supporto a Kiev.

La celebrazione della cultura italiana

Attività culturali e incontro tra culture

Durante il summit, è stata data particolare enfasi alla cultura. Ospiti internazionali sono stati accolti in un’atmosfera che ha unito arte e storia, con Gabriele Lavia che ha recitato per loro in latino presso il Museo Archeologico. Giuli, parlando in latino, ha richiamato i valori di unità e multiculturalità. Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, ha messo in evidenza come le collezioni siano state una fonte di stupore per le delegazioni, dimostrando la ricchezza della tradizione culturale italiana.

La chiusura in bellezza

Il primo giorno di lavori si è concluso con una visita privata agli Scavi di Pompei e concerti al Teatro Grande, sottolineando l’importanza del patrimonio culturale italiano. La giornata si è chiusa con una foto ricordo dei rappresentanti del G7 al Palazzo Reale, incorniciati dalla bellezza della Costiera Sorrentina. La manifestazione ha dimostrato come cultura e politica possano unire in un momento di crisi, affermando un impegno congiunto per la salvaguardia dei valori culturali fondamentali.

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