Gaeta, proroga sulle concessioni, il Movimento 5 Stelle attacca

Gaeta, proroga sulle concessioni, il Movimento 5 Stelle attacca

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Il Movimento 5 Stelle di Gaeta denuncia una presunta proroga illegittima delle concessioni demaniali marittime da parte del Comune: nel mirino anche la firma congiunta di Sindaco e Dirigente.

Nel Comune di Gaeta si riaccende il dibattito sulle concessioni demaniali marittime, dopo l’adozione di un provvedimento firmato congiuntamente dal Sindaco CRISTIAN LECCESE e dal Dirigente D’ORAZIO, che prevede una sorta di proroga alle concessioni. A sollevare il caso è il Movimento 5 Stelle di Gaeta, che in una nota durissima parla di atto politicamente e giuridicamente discutibile, arrivando a definirlo un tentativo estremo di ribaltare principi ormai consolidati dalla giurisprudenza.

Le sentenze del TAR e il nodo della competenza

Il riferimento è alle pronunce del TAR di Latina, secondo cui l’occupazione di aree demaniali da parte di ex concessionari è da ritenersi illegittima e soggetta a sgombero immediato. A rafforzare questa posizione, anche i TAR di Liguria, Campania e Puglia, che hanno chiarito come il Decreto Legge “Salva Infrazioni” n. 131/2024 non contenga alcuna proroga automatica, bensì fissi nel 2027 il termine perentorio entro cui concludere i bandi di gara. In questo scenario, la scelta di coinvolgere il Sindaco nella firma di un provvedimento amministrativo, come sottolinea il Movimento, risulta irregolare: una sentenza del TAR Lazio del 2004 stabilisce infatti che le concessioni sono di competenza esclusiva dei Dirigenti.

Una scelta già sconfessata nel 2023

Il comunicato ricorda anche che, nel 2023, una delibera simile fu votata dalla Giunta Comunale, ma annullata in seguito a ricorso al TAR, che ne decretò l’illegittimità. “Non sarà che stavolta il Dirigente ha chiesto un visto politico per tutelarsi?”, si chiede polemicamente il rappresentante pentastellato SIMONE AVICO, suggerendo una commistione inopportuna tra potere esecutivo e dirigenziale.

L’ultima parola al Consiglio di Stato

Proprio il 4 aprile, una sentenza del Consiglio di Stato ha ribadito l’obbligo per tutte le amministrazioni di disapplicare le norme nazionali che risultano in contrasto con il diritto europeo, affidando ai giudici amministrativi e alle autorità locali un ruolo attivo nel controllo di legalità. Alla luce di ciò, ogni tentativo di proroga appare destinato all’annullamento, in quanto privo di fondamento giuridico.

Il rischio di danni erariali e profili penali

Il Movimento 5 Stelle conclude l’intervento con una riflessione amara: “Il Comune di Gaeta rischia risarcimenti, danni erariali e conseguenze penali. Chi oggi pretende di occupare spazi demaniali o di riscuotere somme a vario titolo, con quale legittimità lo fa?” L’accusa è chiara: promesse impossibili da mantenere, oppure l’illusione di riscrivere la giurisprudenza europea, con il concreto pericolo che a pagare il conto, alla fine, siano i cittadini.

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