Gaeta, scoppia la polemica: vietato dare cibo ai gatti del cimitero comunale

Gaeta, scoppia la polemica: vietato dare cibo ai gatti del cimitero comunale

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Fonte Freepik

Un’ordinanza che divide: stop a cibo e acqua per i gatti del cimitero

Ha suscitato forti polemiche l’ordinanza n. 82 del 10 marzo 2025 emanata dal Comune di Gaeta, che impone il divieto assoluto di somministrare alimenti agli animali all’interno del cimitero comunale. La misura, motivata da ragioni igienico-sanitarie, è stata firmata dall’ingegnere Antonio Di Tucci e pubblicata sull’albo pretorio, scatenando una vera e propria ondata di proteste da parte di associazioni animaliste e partiti locali.

Secondo quanto riportato nel provvedimento, le segnalazioni dei cittadini riguarderebbero la presenza di escrementi e residui alimentari che disturberebbero la sacralità del luogo e comprometterebbero l’igiene pubblica. A seguito di un sopralluogo della Polizia Locale, è stato deciso di vietare ogni forma di nutrimento agli animali presenti nel perimetro del cimitero. Le sanzioni previste per i trasgressori vanno da 25 a 500 euro.

Il Rea insorge: “Una scelta che mette a rischio la vita dei gatti”

Tra i primi a reagire con forza, il Movimento Rea, da anni attivo nella tutela del benessere animale, che ha inviato una PEC ufficiale al Sindaco Cristian Leccese, al Garante per gli animali Fabrizio Livi, alla Asl di Latina e alla Polizia Municipale. Il partito contesta la legittimità dell’ordinanza e richiama l’articolo 281/91 e gli articoli 823 e 826 del Codice Civile, secondo cui il sindaco è responsabile degli animali randagi presenti nel territorio comunale.

Secondo la segretaria nazionale Gabriella Caramanica, i gatti del cimitero di Gaeta costituiscono una colonia felina censita, con un importante ruolo ecologico nel contrasto alla proliferazione dei roditori. Vietare loro l’accesso al cibo – sottolinea – significa esporli a pericoli, come incidenti stradali o attacchi da parte di altri animali, innescando un problema più grande. Rea chiede con urgenza la revoca dell’ordinanza, accusando l’amministrazione di aver scelto la strada più semplice e meno umana.

Decoro, fede e animali: il dibattito tra cura e convivenza

La questione ha acceso anche un dibattito culturale ed etico tra diverse anime della cittadinanza. Da una parte, i cattolici chiedono maggiore rispetto per la sacralità del cimitero, sottolineando come le deiezioni e la presenza incontrollata dei gatti compromettano la quiete e il decoro. Dall’altra, le associazioni animaliste respingono le accuse, affermando che la cattiva gestione e la mancanza di manutenzione siano i veri responsabili delle condizioni della struttura.

A rafforzare questa posizione è intervenuto anche il consigliere del Partito Democratico, Emiliani Scinicariello, che ha posto l’accento sulla mancata riqualificazione del cimitero, ricordando che due gare d’appalto indette nel 2019 e nel 2023 per lavori di ammodernamento non sono mai state avviate. Secondo Scinicariello, il problema del decoro non si risolve con divieti temporanei, ma con un piano di manutenzione serio e strutturale.

Una città divisa tra empatia e regole: attesa per una revisione

Mentre le proteste si intensificano e la vicenda prende una piega sempre più mediatica, resta da capire se il Comune di Gaeta accoglierà le richieste di modifica dell’ordinanza. Gli animalisti, intanto, si mobilitano per garantire la sopravvivenza della colonia felina, auspicando una soluzione equilibrata che tuteli sia il decoro del cimitero, sia il diritto alla vita degli animali.

Una vicenda che richiama tutti a una riflessione più profonda su convivenza, rispetto e senso civico, in un tempo in cui le scelte amministrative non possono più prescindere da una visione integrata del benessere collettivo, che includa anche chi, pur senza voce, abita silenziosamente i nostri spazi.

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