Nel contesto attuale, la sostenibilità nel settore dei trasporti sta diventando sempre più cruciale, soprattutto nel settore aereo. In un recente convegno dedicato alla decarbonizzazione del trasporto aereo, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, ha evidenziato le difficoltà economiche che attualmente ostacolano l’implementazione di soluzioni più ecologiche. Le sue parole pongono l’accento sulla necessità di politiche mirate, per facilitare l’adozione di tecnologie alternative nel trasporto aereo.
Il costo elevato del Saf come barriera all’innovazione
Uno dei punti centrali sostenuti da Bignami è il costo dell’Saf , un combustibile rinnovabile che rappresenta una delle poche alternative tecnologiche attualmente disponibili per ridurre le emissioni nel trasporto aereo. Durante l’intervento, il viceministro ha sottolineato come questo costo elevato rappresenti un ostacolo significativo per l’industria. La sua affermazione fa riferimento non solo ai problemi economici immediati, ma anche a una sfida di lunga data che richiede un intervento legislativo e politico sostenuto.
Per superare questa barriera, Bignami ha proposto l’adozione di politiche di incentivazione a livello europeo. L’obiettivo è quello di rendere l’Saf più accessibile e sostenibile per i vettori aerei, in modo che possano integrarlo nelle loro operazioni quotidiane. Ha citato esempi di approcci più proattivi adottati da Paesi come Stati Uniti e Gran Bretagna, i quali hanno messo in atto incentivi per promuovere l’uso di fonti di energia sostenibili nel settore dei trasporti.
Politiche di incentivazione a livello europeo
Bignami ha enfatizzato che l’unica via percorribile per affrontare il problema del costo dell’Saf consiste nella creazione di schemi di incentivi che promuovano l’uso di questo tipo di combustibile. Ha esortato le istituzioni europee a definire politiche attive e promozionali, che possano agevolare l’immersione di questa tecnologia nel mercato aereo.
Le politiche dovrebbero prevedere non solo incentivi economici, ma anche programmi di ricerca e sviluppo che possano contribuire a ridurre i costi di produzione dell’Saf e aumentarne la disponibilità. Le misure proposte potrebbero includere l’agevolazione fiscale per le aziende che investono in tecnologie sostenibili, fondi di sostegno per progetti di innovazione e la promozione dell’Saf attraverso acquisti pubblici.
Verso un futuro più sostenibile per il trasporto aereo
La presa di posizione di Bignami nel convegno rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile per il settore aereo europeo. La transizione verso fonti di energia più pulite è complessa e richiede un’azione coordinata tra Stati membri, industria e ricerca. Il minore costo dell’Saf e, conseguentemente, una maggiore disponibilità di questo combustibile potrebbero non solo ridurre le emissioni di carbonio nel settore, ma anche segnare una svolta nel panorama del trasporto aereo.
In quest’ottica, la collaborazione tra governi, industrie e istituzioni di ricerca gioca un ruolo fondamentale. Investire in tecnologie pulite è non solo una responsabilità etica, ma anche un’opportunità per rinnovare l’immagine dell’industria aerea e rispondere alle crescenti richieste di sostenibilità da parte di passeggeri e investitori. Bignami ha chiesto un impegno condiviso, perché senza un’azione concertata sarà difficile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo per i prossimi anni.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Donatella Ercolano