La Galleria Vittorio Emanuele II, rinomato simbolo di Milano, continua ad attrarre un considerevole numero di visitatori ogni giorno, superando i 100mila tra turisti e residenti. Questo afflusso è stato reso noto dalla Confcommercio durante una recente Commissione consiliare, dove è emerso il tema dell’introduzione di nuove normative per i concessionari. Le recenti disposizioni, frutto di un dialogo tra la Soprintendenza, il Comune e i commercianti, mirano a tutelare il valore storico e culturale di questo monumento, promuovendo pratiche di gestione più consapevoli e responsabili.
Dettagli delle nuove disposizioni
Le nuove regole, già presentate dal Comune, si articolano in dieci capitoli distinti, ognuno dei quali affronta vari aspetti della gestione degli spazi nella Galleria. Tra i punti chiave figurano i requisiti per i serramenti, le insegne e gli arredi, sia interni che esterni. Le normative specificano anche le linee guida per l’uso dei materiali, delle luci e dei colori, nonché per le procedure autorizzative necessarie per l’apertura di nuove attività commerciali.
È importante notare che queste disposizioni interesseranno esclusivamente le richieste di autorizzazione dei concessionari che non hanno ancora ricevuto il via libera dalla Soprintendenza. Inoltre, tali regole saranno incluse nei prossimi bandi di gara per gli spazi commerciali disponibili nella Galleria. Nel complesso, l’obiettivo è garantire una gestione che mantenga l’identità e l’integrità di questo luogo iconico di Milano.
Obiettivi per la preservazione della Galleria
Il Comune di Milano ha messo in evidenza l’importanza economica della Galleria Vittorio Emanuele II, che genera annualmente circa 80 milioni di euro in introiti da affitti. È evidente quindi che, oltre alla tutela del patrimonio culturale, ci sia un’interesse economico che deve essere considerato. L’amministrazione comunale ha già avviato diverse azioni di manutenzione e restauro per garantire la cura del monumento.
Secondo le dichiarazioni dell’assessore Emmanuel Conte, è stato avviato un appalto del valore di circa un milione di euro per il restauro del corpo di fabbrica di via Marino, una delle cinque strutture che compongono il complesso monumentale. Solo lo scorso ottobre, sono stati stanziati ulteriori 5 milioni di euro per interventi di manutenzione all’interno della Galleria. Questi investimenti sono volti a preservare non solo l’estetica, ma anche la funzionalità del monumento.
L’importanza del dialogo con i commercianti
Un aspetto rilevante di questa nuova fase è il dialogo instaurato tra le istituzioni e i commercianti. La sovrintendente Emanuela Carpani ha sottolineato l’importanza di coniugare l’uso commerciale degli spazi con la salvaguardia del patrimonio culturale. La Galleria non è solo un luogo di shopping, ma un patrimonio culturale di rilevanza nazionale che merita di essere tutelato e valorizzato. L’intenzione di queste normative è di consentire un uso appropriato degli spazi senza compromettere l’integrità storica del sito.
Il lavoro di concertazione e le norme appena elaborate sono un passo avanti significativo per garantire che la Galleria Vittorio Emanuele II continui a rappresentare un simbolo di Milano, senza dimenticare la sua storia e il valore che porta con sé.
Ultimo aggiornamento il 21 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina