Una nuova speranza si è accesa nel campo della neonatologia grazie all’importante intervento che ha coinvolto due gemelle nate premature. Dopo un percorso complesso di gestazione che ha messo a dura prova la salute delle neonate, le equipe mediche dell’ospedale evangelico Betania di Napoli, diretto da Marcello Napolitano, sono riuscite a stabilizzare entrambe le bimbe, affrontando una sfida significativa nel trattamento di casi neonatali critici.
Un caso complesso di prematurità e complicazioni
Le gemelle sono venute alla luce dopo 30 settimane e 6 giorni di gestazione, un periodo già di per sé delicato per neonati prematuri. Queste piccole vittime della Twin-to-Twin transfusion syndrome, una complicanza rara ma grave tipica delle gravidanze gemellari, hanno dovuto affrontare sin dall’inizio numerosi ostacoli. La sindrome, che si verifica quando i gemelli condividono la stessa placenta, può causare uno squilibrio nella circolazione sanguigna tra i feti, con conseguenze potenzialmente letali.
Per questo motivo, la gestazione delle gemelle è stata monitorata con attenzione e, fortunatamente, è stata trattata con successo tramite laser-terapia presso l’ospedale Buzzi di Milano. Questa procedura ha consentito di prolungare la gravidanza fino al parto, un risultato fondamentale per la sopravvivenza delle neonate. Alla nascita, le gemelle pesavano rispettivamente 1.300 e 600 grammi, valori che segnalano la precarietà della loro condizione iniziale.
Intervento cardiochirurgico per la stabilizzazione
Nonostante gli sforzi forniti durante la gravidanza, le due neonate hanno subito presentato gravi complicazioni alla nascita. Entrambe mostravano una pervietà del dotto arterioso di Botallo, un’anomalia cardiaca che compromette la stabilità cardiocircolatoria. Non avendo risposto alla terapia farmacologica, le condizioni delle piccole sono subito diventate critiche.
Per affrontare questa situazione, è intervenuto un team cardiochirurgico di esperti, guidato da Guido Oppido, supportato da Carmela Scarpato, Antonio Scaletta e Ciro Di Marino. Questi professionisti hanno eseguito un intervento mirato per chiudere il dotto arterioso, un’operazione delicata che ha richiesto competenze altamente specializzate. La procedura ha avuto esito positivo e ha permesso un significativo miglioramento della loro condizione clinica.
Importanza della collaborazione interdisciplinare
Il risultato ottenuto dall’ospedale Betania rappresenta non solo un passo avanti per le due gemelle, ma anche un esempio di come la collaborazione tra centri di eccellenza possa influenzare positivamente la cura dei neonati fragili. Grazie all’interazione di varie specialità mediche e alla condivisione di competenze, è stato possibile affrontare e risolvere una situazione complessa, evidenziando l’importanza di un approccio multidisciplinare nella sanità .
L’esperienza del team sanitario implica che, nella cura dei pazienti neonatali, nonostante le sfide che si presentano, esistono strategie consolidate e innovative in grado di migliorare le prospettive di vita dei neonati, di per sé vulnerabili per loro natura. Il caso delle gemelle è un ulteriore incentivo per il settore sanitario e per le famiglie, dimostrando che la medicina neonatale può fare la differenza.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Marco Mintillo