Il Genoa CFC ha festeggiato una vittoria importante in tribunale, dopo che il Tribunale di Genova ha respinto il ricorso presentato da ACM Delegate LLC. Questa società , parte del gruppo A-Cap, aveva prestato denaro agli ex proprietari 777 Partners e riteneva di avere diritto a partecipare all’assemblea degli azionisti del 18 dicembre, durante la quale è stato approvato un aumento di capitale. Questo aumento ha portato all’ingresso di un nuovo azionista di maggioranza, l’imprenditore rumeno Dan Sucu. La decisione del tribunale rappresenta un passo significativo per il club più longevo d’Italia, già al centro di recenti dibattiti finanziari e giuridici.
Il tribunale respinge le istanze di ACM
Il ricorso di ACM Delegate LLC è stato considerato inammissibile e infondato dal giudice Daniele Bianchi, che ha esaminato le richieste cautelari della società durante un’udienza tenutasi nei giorni scorsi. Nella nota ufficiale diramata dal Genoa, si legge che il giudice ha accolto le motivazioni legali presentate dagli avvocati del club, affermando che non vi era alcun “fumus boni iuris” – ossia elementi di diritto validi – per sostenere le rivendicazioni avanzate da ACM. La valutazione del tribunale ha anche evidenziato come ACM non figurasse tra i soci del Genoa e, quindi, non avesse diritto a partecipare alle decisioni assembleari.
In base a quanto emerso nel corso della causa, ACM non avrebbe potuto impugnare la delibera che riguardava l’assemblea del 14 dicembre 2024. Il Tribunale ha anche chiarito che la convocazione dell’assemblea è stata eseguita in modo regolare, senza alcuna irregolarità che possa avvalere le istanze di ACM. La società , pertanto, è risultata non aver diritto a rivendicare danni o interferire nel processo decisionale del club.
Le argomentazioni del Genoa
Durante il processo, gli avvocati del Genoa, tra cui il Prof. Marco Arato e il Prof. Laura Salvaneschi, hanno presentato argomenti dettagliati sul rispetto delle procedure legali. Hanno dimostrato che la partecipazione di ACM all’aumento di capitale era stata opportunamente comunicata alla società , sottolineando che la sua assenza fosse una scelta consapevole. Le evidenze presentate dai legali hanno chiarito che il supposto danno subito da ACM derivava esclusivamente dalla sua decisione di non partecipare attivamente all’operazione.
Il Tribunale ha anche confermato che non c’era stata alcuna frode alla legge. La delibera approvata il 14 dicembre era infatti necessaria per tutelare il credito verso l’Agenzia delle Entrate e per garantire la stabilità finanziaria del club. Non è stato ravvisato il “periculum in mora“, un elemento che in situazioni simili giustificherebbe richieste di intervento giudiziario immediato. La mancanza di prove adeguate riguardo ai danni lamentati ha ulteriormente rinforzato la posizione del Genoa.
Implicazioni per il futuro del club
Questo verdetto potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del Genoa CFC e sulla sua stabilità . Con l’arrivo di Dan Sucu come nuovo azionista di maggioranza, il club si trova in una fase cruciale per la sua gestione e le sue ambizioni sportive. La decisione del tribunale di respingere le pretese di ACM Delegate LLC segna un’importante tappa nel processo di ricostruzione del club, dopo un periodo di incertezze legate alla sua proprietà .
La vicenda ha tenuto banco nei media sportivi e ha generato un’attenzione particolare tra i tifosi del Genoa, i quali sperano in un futuro più sereno per la loro squadra del cuore. La riuscita dell’aumento di capitale e la stabilità giuridica ottenuta possono ora consentire al club di concentrarsi su ciò che conta di più: il campo da gioco e il raggiungimento di obiettivi sportivi.