Il 25 aprile è una data di grande rilevanza storica per l’Italia, ricorrendo la celebrazione della Liberazione. Quest’anno, Genova si prepara a commemorare l’ottantesimo anniversario dell’atto di resa del generale tedesco Gunther Meinhold, avvenuto nel 1945 a Villa Migone. Per l’occasione, è stata presentata una serie di eventi che coinvolgeranno l’intera comunità , con un focus sulla Resistenza e sul contributo dei partigiani nella lotta contro il nazifascismo.
La resa tedesca a Villa Migone: un evento unico
Il 25 aprile 1945, il generale tedesco Gunther Meinhold firmò l’atto di resa dinanzi a Remo Scappini, il presidente del Comitato Nazionale di Liberazione , ponendo fine all’assedio di Genova. Questo evento rappresenta l’unico caso in Europa in cui un’intera unità tedesca si arrese ai partigiani senza il coinvolgimento diretto delle forze alleate. La resa segna una tappa cruciale nel cammino verso la liberazione dell’Italia e uno sviluppo senza precedenti nella storia della Resistenza.
L’importanza di questa data è sottolineata dalla volontà di richiamare l’attenzione sulle storie e le esperienze dei sottovalutati protagonisti di quelle giornate. Le manifestazioni di quest’anno, pertanto, non si limitano a una celebrazione formale, ma intendono anche educare e coinvolgere le nuove generazioni nel ricordo di un’epoca complessa e rilevante.
Gli eventi del Teatro Nazionale: un omaggio all’eroismo partigiano
Quest’anno il Teatro Nazionale di Genova ha programmato una manifestazione di ampio respiro, culminante nello spettacolo “D’Oro. Il sesto senso partigiano”. Questo evento nasce dalla collaborazione tra Gad Lerner e Laura Gnocchi, che hanno riecheggiato le voci dei partigiani attraverso un’opera importante, “Noi Partigiani”. La rappresentazione, diretta da Giorgina Pi con la supervisione artistica di Davide Livermore, andrà in scena al Teatro Ivo Chiesa il 25 e il 27 aprile.
Il programma prevede anche la presenza di figure di spicco della cultura italiana, con un simbolico saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la serata del 25 aprile. L’intento è quello di far vivere la memoria della Resistenza non solo come un fatto storico ma come un patrimonio collettivo da preservare e trasmettere alle future generazioni.
Un comitato scientifico di esperti e una serie di incontri per i giovani
A sostenere l’iniziativa è un comitato scientifico di grande prestigio, composto da nomi illustri come la senatrice a vita Liliana Segre e storici di rilevanza come Giovanni De Luna e Augusto Antonio Barbera. L’approccio è multidisciplinare, italiano e locale, con l’intento di favorire approfondimenti sul tema della Resistenza attraverso incontri e dibattiti.
A partire dal 10 marzo, si tiene un ciclo di eventi inseriti in un programma formativo sul tema della storia e della memoria, rivolto in particolare agli studenti delle scuole superiori e delle università . Le tappe di avvicinamento alla data simbolica del 25 aprile saranno allestite in vari luoghi significativi, tra cui Licei, Palazzo Ducale e spazi più informali che favoriscono la partecipazione dei giovani.
Il primo incontro si svolgerà il 10 marzo al Liceo Cassini, con Maurizio Maggiani in dialogo con Michele Brambilla, seguito dal secondo il 14 marzo presso l’Istituto Nautico. Questi eventi offrono un’opportunità unica per discutere di temi storici attraverso le voci di scrittori, giornalisti e attori, contribuendo così a mantenere viva la memoria della Resistenza e a renderla accessibile alle giovani generazioni.