Il 14 agosto 2018 è una data che ha segnato profondamente la storia di Genova e il suo territorio. Con il crollo del ponte Morandi, la città ha subito una delle più grandi tragedie recenti, con un drammatico bilancio di fatto 43 vittime e oltre 600 sfollati. Accanto al dolore delle famiglie e delle comunità colpite, l’incidente ha sollevato interrogativi urgenti riguardo alla sicurezza e alla manutenzione delle infrastrutture italiane. Nel periodo che segue, si prevede un nuovo passo avanti nel maxiprocesso che ha coinvolto 58 imputati, mentre domani si svolgerà anche una commemorazione dedicata alle vittime.
Il maxiprocesso per il crollo del ponte Morandi
Un percorso giudiziario senza precedenti
Il maxiprocesso legato al crollo del ponte Morandi ha visto l’inizio il 7 luglio 2022 e ha accumulato un numero imponente di udienze, con 170 sessioni già celebrate e 324 persone ascoltate tra testimoni, consulenti e imputati. La complessità del caso è evidente: sono più di 16.000 le pagine trascritte delle udienze. Il prossimo 11 settembre, si prevede la ripresa del processo, segnando la conclusione dei controesami degli esperti delle società Autostrade per l’Italia e SPEA. I riflettori rimangono puntati sulla responsabilità e la trasparenza necessarie, affinché si faccia piena luce su quanto avvenuto e si evitino simili tragedie in futuro.
La rilevanza degli imputati
Tra gli accusati, alcune figure chiave di ASPI e altre entità coinvolte nella manutenzione e gestione delle infrastrutture. Ogni udienza ha portato testimonianze che hanno messo in evidenza la gravità delle omissioni nel controllo e nella manutenzione, sottolineando come la convenienza economica spesso abbia prevalso sulla sicurezza dei cittadini. Al termine del percorso giudiziario, non solo le eventuali pene, ma anche le responsabilità morali potrebbero rispondere non solo ai familiari delle vittime, ma all’intera collettività italiana.
La cerimonia in memoria delle vittime
Un gesto di ricordo e unione
Domani, la commemorazione delle vittime avrà inizio alle 9.00 nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, dove l’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, celebrerà una messa in suffragio dei defunti. A seguire, alle 9.30, ci sarà una camminata in ricordo delle vittime, che coinvolgerà non solo i sindaci dei comuni circostanti come Masone, Rossiglione e Campoligure, ma anche un gruppo di 43 bambini, un simbolo di rinascita e speranza per il futuro.
La cerimonia ufficiale e i momenti salienti
Alle 10.45, nella Radura della Memoria, si svolgerà la cerimonia principale alla presenza delle autorità. Tra i partecipanti figurano il sindaco di Genova Marco Bucci, l’imam Salah Hussein, e il presidente della Regione Liguria, Alessandro Piana. Un momento toccante sarà l’omaggio degli enti locali e delle autorità, che posizioneranno corone commemorative all’ingresso della radura. Qui, una piastra metallica riporta i nomi di tutte le vittime, un monumento che ricorda la fragilità della vita e l’importanza della memoria.
Musica e emozioni
Non mancherà la musica, segno di rispetto e commemorazione: l’orchestra del Teatro Carlo Felice eseguirà un brano in onore delle vittime. Gabin Ghetti , Giovanni Battista Fabris e Riccardo Agosti è un quartetto di solisti che porterà emozioni attraverso le note, contribuendo a rendere il momento ancora più toccante. Il programma prevede anche la partecipazione di Gianni Andreoli dell’associazione “Noi per Voi Valle Stura Masone”, che porterà doni ai parenti delle vittime.
Un minuto di silenzio per le vittime
Un momento di riflessione collettiva
Alle 11.36, l’ora in cui il ponte Morandi è crollato, si osserverà un minuto di silenzio. Durante questo momento, le sirene delle navi in porto e le campane della diocesi di Genova suoneranno, trasformando la pausa in un potente segnale di unione e rispetto per chi ha perso la vita in quella tragica mattina. Questo minuto rappresenta non solo un ricordo, ma anche un invito alla comunità a riflettere sull’importanza della sicurezza delle infrastrutture e sulla prevenzione degli incidenti futuri.
In un contesto di dolore e riflessione, Genova continua a tenere viva la memoria delle vittime, cercando giustizia e verità in un caso che ha toccato profondamente le corde emotive della città e del Paese intero.
Ultimo aggiornamento il 13 Agosto 2024 da Marco Mintillo