La relazione presentata dalla presidente della Corte d’Appello di Genova, Elisabetta Vidali, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario ha rivelato importanti progressi nella gestione dei procedimenti legali, nonostante le difficoltà legate alla carenza di organico nel personale e tra i magistrati. Negli ultimi anni, il sistema giudiziario ha affrontato numerose sfide, ma i risultati mostrano un calo significativo dell’arretrato, con un abbassamento dell’80% rispetto ai valori del 2019. Una situazione che, sebbene positiva, si scontra con problematiche di fondo legate alla mancanza di risorse umane.
Calo dell’arretrato: risultati significativi e sforzi costanti
Nei settori civile e penale della Corte d’Appello di Genova si è registrata una riduzione dell’arretrato, un dato incoraggiante considerata la situazione attuale degli organici. Nel settore civile, la diminuzione è stata del 75% dal 2019 al 2024, un dato che illustra come gli sforzi effettuati dai magistrati e dal personale amministrativo stiano portando a risultati tangibili. Tuttavia, Elisabetta Vidali ha sottolineato come il segmento penale si trovi in una situazione critica, a causa della scarsità di magistrati e risorse, il che impedisce un ulteriore abbattimento dell’arretrato.
Vidali ha evidenziato che, nonostante le difficoltà, ci sono stati risultati positivi nella produttività. La Corte d’Appello ha chiuso un gran numero di procedimenti, dimostrando un’efficace gestione delle risorse a disposizione. Ma queste conquiste sono avvenute in un contesto di penuria di organico, che rende incerta la continuità di tali risultati nel lungo termine.
Una situazione di crisi: i numeri del personale mancante
Le carenze di organico sono un tema ricorrente nella relazione della presidente Vidali. Con un tasso di scopertura del personale amministrativo del 43% negli uffici giudicanti e del 34% in quelli requirenti, la situazione si fa piuttosto preoccupante. Anche nelle Corti d’Appello, il tasso di scopertura si attesta intorno al 50%, un dato che mette in evidenza le difficoltà quotidiane negli uffici giudiziari di Genova, senza dimenticare le problematiche simili riscontrate in altri tribunali regionali.
Anche i tempi di attesa per l’ingresso di nuovi magistrati si sono dilatati, con un’assegnazione che ha subito ritardi significativi. Si è arrivati a una situazione in cui i magistrati già presenti in organico devono sobbarcarsi un carico di lavoro aggiuntivo, creando un contesto lavorativo teso e sotto pressione.
La dignità della giurisdizione: un tema cruciale per il futuro
Elisabetta Vidali non ha esitato a sottolineare l’importanza della dignità della giurisdizione. Un commento forte e incisivo, che la presidente ha condiviso in merito alla situazione attuale, ha messo in luce come la mancanza di risorse e il deficit di organico danneggino non solo il funzionamento dei tribunali, ma anche la qualità del servizio giuridico offerto ai cittadini. “Non è questo che la giurisdizione merita”, ha dichiarato Vidali, esprimendo un dispiacere profondo per le condizioni attuali degli uffici.
Malgrado tali carenze, i risultati della Corte d’Appello penale del 2023 sono stati comunque incoraggianti, con una media di oltre 1000 definizioni totali, che mostrano come, a fronte di un contesto difficile, sia possibile mantenere un livello di efficienza e produttività. Resta comunque la necessità di un intervento strutturale che possa garantire quella dignità e quel rispetto che ognuno attende dal sistema giudiziario, un tema che merita un’attenzione particolare da parte delle istituzioni competenti.
Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2025 da Armando Proietti