Gerusalemme festeggia la Pasqua: il trionfale ingresso di Gesù e il debutto di The Chosen al cinema

Gerusalemme festeggia la Pasqua: il trionfale ingresso di Gesù e il debutto di The Chosen al cinema

In vista della Pasqua ebraica, la serie “The Chosen” debutta al cinema con la sua quinta stagione, esplorando temi di speranza e conflitto attraverso l’ultima cena di Gesù.
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Gerusalemme festeggia la Pasqua: il trionfale ingresso di Gesù e il debutto di The Chosen al cinema - Gaeta.it

A Gerusalemme, si respira un clima di festa in vista della Pasqua ebraica, una celebrazione che coinvolge migliaia di persone. Quest’anno, l’atmosfera è elettrizzante, con l’ingresso di Gesù che ricalca una delle narrazioni più potenti della tradizione biblica. La serie televisiva “The Chosen“, che racconta la vita del Messia attraverso gli occhi di coloro che lo hanno seguito, sbarca al cinema con la sua quinta stagione intitolata “L’ultima cena“, proiettata dal 10 al 16 aprile in oltre 130 sale italiane, distribuita da Nexo Studios. Tale uscita si colloca nel pieno degli eventi per il Giubileo e accennando alla Pasqua, coinvolgendo un’ampia audience in tutto il mondo.

The Chosen: una serie che conquista il pubblico

The Chosen” è il frutto di una produzione indipendente, creata da Dallas Jenkins, che ne è anche sceneggiatore, regista e produttore. Nonostante le limitate risorse iniziali, il progetto ha guadagnato visibilità globale e vanta un’impressionante cifra di oltre 280 milioni di spettatori. A oggi, la serie ha accumulato più di 900 milioni di visualizzazioni totali degli episodi, trasformandosi così in uno dei titoli più seguiti a livello mondiale. Inoltre, conta oltre 17 milioni di follower sui social media, segno di un’abilità di coinvolgimento notevole nel contesto contemporaneo.

La narrazione si sviluppa nell’epoca della Palestina del I secolo, dominata dall’occupazione romana. Dalla sua prima stagione, la serie si propone di offrire uno sguardo intimo e personale sugli insegnamenti e sui momenti chiave della vita di Gesù, interpretato dall’attore Jonathan Roumie. Completando il ciclo di sette stagioni, la sesta avrà come tema centrale la Crocifissione, approfondendo temi di sofferenza e redenzione. “The Chosen” è stata tradotta in ben 50 lingue e l’obiettivo è arrivare a un totale di 600, un indicativo chiaro della sua ambizione di raggiungere un pubblico sempre più vasto.

Un racconto cinematografico da non perdere

Il nuovo capitolo della serie, che mescola flashback e narrazioni contemporanee, esplora l’ultima cena e l’inizio della predicazione a Gerusalemme, concentrandosi anche sui conflitti di Ponzio Pilato tra governare dopo la spartizione e gestire le tensioni da parte delle autorità romane. Come sottolinea Elizabeth Tabish, che interpreta Maria Maddalena, si tratta “dell’inizio della fine“. La sua interpretazione esplora il conflitto emotivo della donna, che vive l’angoscia di sapere che Gesù dovrà affrontare un sacrificio imminente. Questo approccio umano e vulnerabile offre uno spazio di riflessione su temi universali di speranza e paura.

L’uscita della serie al cinema avviene in una fase di grande intensità, non solo per la celebrazione religiosa, ma in un periodo storico che mette in luce conflitti geopolitici e tensioni che riguardano direttamente Israele. Giovanni Zappalà, ambasciatore di “The Chosen” per l’Italia, ha evidenziato come il messaggio di Gesù, di libertà interiore e speranza, possa risuonare potentemente nel contesto attuale. Il suo richiamo è per un’umanità che, sebbene viva spesso in pace, sembra stentare a comprendere le problematiche di giustizia e libertà, rendendo il messaggio di Gesù e la sua interpretazione sempre rilevanti.

Il focus unico di “The Chosen” nel presentare non solo la figura di Gesù come un liberatore spirituale, ma anche come il Messia che ha sfidato le aspettative politiche del suo tempo, si rivela ora di vitale importanza. La fase di preparazione per la Pasqua non può in effetti prescindere da un’analisi profonda di questi insegnamenti, che continuano a influenzare generazioni in tutto il mondo, confermando la potenza della narrazione e la sua capacità di raggiungere anche chi cerca di comprendersi in un’epoca di cambiamenti e sfide.

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