Le città, sempre più esposte agli effetti devastanti del cambiamento climatico, necessitano di approcci rinnovati per la gestione del verde. L’attenzione si concentra su come affrontare situazioni di siccità, rendendo fondamentale il confronto tra esperti del settore. Recenti eventi, come il panel ‘Learning from … Gestione del verde pubblico e cambiamento climatico‘, tenutosi al salone internazionale Myplant & Garden 2025, hanno offerto spunti preziosi sulla sinergia tra natura e tecnologia per salvaguardare il patrimonio vegetale urbano.
L’importanza della sinergia tra tecnologia e natura
In un contesto sempre più critico, è cruciale apprendere dalla natura stessa per gestire le risorse verdi in modo sostenibile. Durante il convegno, Jens Bödeker, esperto paesaggista e consulente della Royal Commission di Riyadh City, ha sottolineato la rilevanza del monitoraggio delle piante. “Osservare il modo in cui crescono è un passaggio necessario per affrontare la siccità,” ha affermato Bödeker. Questo approccio pragmatico invita a esplorare come la tecnologia moderna possa offrire strumenti reali, per esempio, nella misurazione della salute delle piante e nella previsione delle necessità idriche.
Le nuove tecnologie permettono un monitoraggio dettagliato delle aree verdi. Sistemi basati su sensori e intelligenza artificiale possono raccogliere dati cruciali in tempo reale, analizzando l’umidità del suolo e la crescita delle piante, e non solo. “L’integrazione di questi strumenti consente di ottimizzare l’uso dell’acqua,” ha spiegato Bödeker, aprendo a una gestione più oculata delle risorse idriche in un periodo in cui la siccità gioca un ruolo significativo. Una gestione più efficiente e responsabile del verde urbano può contribuire a preservare gli ecosistemi e a migliorare il benessere della comunità.
Il patrimonio arboreo di Milano: una risorsa da valorizzare
Durante l’incontro, è emerso un dato importante riguardante Milano: la città possiede circa 40.000 alberi pubblici, una risorsa significativa da valorizzare. Tuttavia, l’attenzione di Bödeker non si è limitata solo a queste piante. “È imperativo considerare anche la vegetazione privata,” ha sottolineato, evidenziando che la mappatura degli alberi privati rappresenta una parte fondamentale della strategia di gestione del verde. Con le tecnologie attuali, è possibile monitorare e valutare l’esistenza e la salute di questi alberi, favorendo una migliore comprensione dell’intero ecosistema urbano.
Il coinvolgimento della comunità e dei cittadini risulta cruciale. Educare la popolazione su come prendersi cura del verde privato basta a contribuire alla salute delle piante. Collaborazioni tra istituzioni, come il Comune di Milano e Regione Lombardia, unite a progetti di sensibilizzazione, possono aiutare a cimentare la comunità nella cura e nella valorizzazione delle risorse verdi urbane.
Il futuro del verde urbano di fronte alle sfide climatiche
Guardando al futuro, il mondo del florovivaismo e della gestione del verde deve affrontare sfide nuove e complesse. L’incessante aumento delle temperature e la diminuzione delle risorse idriche colpiscono direttamente la salute delle piante e, di riflesso, la qualità della vita nelle città. A tal proposito, il confronto tra esperti e operatori del settore rappresenta un passaggio fondamentale per sviluppare strategie concrete.
Il panel di Myplant & Garden 2025 ha rappresentato un’importante occasione per dibattere queste tematiche attuali. L’evento, organizzato da Green City Italia in associazione con diverse istituzioni, ha creato un’importante rete di conoscenze e soluzioni pratiche da impiegare nelle metropoli come Milano. La consapevolezza crescente riguardo al cambiamento climatico deve tradursi in azioni concrete, per promuovere una vera e propria “cultura del verde” nelle città.
I messaggi ricevuti durante l’evento pongono le basi per un futuro dove il verde urbano non è solamente un ornamento, ma diventa parte integrante dell’habitat urbano, in grado di resistere e adattarsi alle sfide ambientali. La strada è lunga, ma con l’impegno collettivo e l’uso intelligente delle tecnologie, i risultati possono rivelarsi più che promettenti.