Un bambino di 5 mesi è stato ucciso ieri a Vercelli da un pitbull. Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani , sottolinea la necessità di introdurre un patentino obbligatorio per alcune tipologie di cani al fine di garantire una convivenza sicura tra animale e uomo.
La questione dei cani considerati pericolosi
Melosi ammette che i pitbull sono attualmente al centro delle cronache, ma sottolinea che esistono anche altre razze con caratteristiche simili, selezionate per compiti specifici come attacco o difesa. Come prevenire ulteriori tragedie e garantire la sicurezza pubblica?
Modelli adottati in Europa per la gestione canina
In molti Paesi europei, come la Francia, la Germania e l’Inghilterra, sono stati adottati divieti di possesso per alcune razze ritenute pericolose. Altri Paesi, invece, hanno introdotto un sistema di patentino che richiede specifici requisiti agli aspiranti proprietari.
La proposta di un patentino per la gestione responsabile dei cani in Italia
Melosi propone l’introduzione di un patentino obbligatorio anche in Italia. Tuttavia, sottolinea la complessità di stilare una lista nera di razze pericolose, poiché il rischio può derivare anche da meticci o razze non considerate tradizionalmente aggressive.
La necessità di criteri chiari e oggettivi
Per Melosi, non si tratta di stigmatizzare particolari razze, ma di definire criteri obiettivi per identificare cani con caratteristiche fisiche e comportamentali che possano rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica. Un approccio basato sulla gestione responsabile e certificata dei cani.
Dibattito europeo sulla gestione dei cani pericolosi
A livello europeo, la questione dei cani considerati pericolosi è oggetto di dibattito e diverse soluzioni sono state proposte senza un successo significativo. Melosi sostiene che la certificazione del possesso responsabile tramite un patentino obbligatorio potrebbe essere la chiave per una gestione più sicura e consapevole dei cani.
Ultimo aggiornamento il 18 Maggio 2024 da Donatella Ercolano